Notizie Notizie Italia Il Ftse Star è l’S&P500 italiano, più affidabile del Ftse Mib anche nelle fasi di stress

Il Ftse Star è l’S&P500 italiano, più affidabile del Ftse Mib anche nelle fasi di stress

18 Ottobre 2018 17:16

Spesso si guarda all’S&P 500 come ad un pugile professionista contro cui non conviene mettersi. Tradotto, se si vuole shortare qualcosa, l’S&P 500 è un avversario temibile, essendo un indice particolarmente efficiente. Anche in Italia, in piccolo, c’è un indice che storicamente si è sempre comportato come un buon pugile. Questo è il Ftse Star, ovvero l’indice delle eccellenze italiane. Un indice che comprende il fiore all’occhiello delle società italiane e che a differenza del Ftse Mib, in questi anni si è mostrato capace di aggiornare di volta in volta i suoi massimi storici, alla stregua dei tanto decantati indici guida di Wall Street.

In attesa del debutto di Piovan, atteso domani proprio sul segmento Star di Borsa Italiana, è interessante notare la tenuta dell’indice Ftse Star anche in questa fase difficile del mercato. L’indice, composto da titoli chiamati a rispettare particolari requisiti in termini di trasparenza, liquidità e corporate governance, si è sempre contraddistinto per la capacità di sovraperformare il mercato e adesso sta evidenziando una buona tenuta anche in questa fase difficile per l’azionario tricolore.

 

Il confronto tra Star e Ftse Mib

Il Ftse Star, che comprende mid e small cap con capitalizzazione fino ad un miliardo di euro, ha sì sottoperformato leggermente nell’ultimo mese (-11% rispetto al -8,5% del Ftse Mib), ma su orizzonti temporali a medio-lungo periodo conferma la sua foza relativa: -10% a 6 mesi contro il -18% del Ftse Mib e +33% a 2 anni, ritorni più che doppi rispetto al +16% del Ftse Mib.

 

Banche e poca diversificazione zavorrano il Ftse Mib

Un segno distintivo del Ftse Star è sicuramente la presenza molto marginale di titoli finanziari a vantaggio di una presenza massiccia di titoli “growth”. Di contro il Ftse Mib è stato più volte condizionato dalla presenza massiccia delle banche che a fine settembre risultavano pesare per il 24,5% sull’intero indice e a cui va aggiunto l’8% delle assicurazioni e il 3,18% dei servizi finanziari.

Inoltre, è decisamente elevata la concentrazione con solo 4 titoli (Eni, Enel, Intesa Sanpaolo e Unicredit) che pesano per oltre il 40 per cento dell’indice.

 

Analisi tecnica: indice appeso a supporto 32.900 punti

Su un periodo di circa 15 anni, dal 2004 ad oggi, il Ftse Star ha sempre reagito meglio nelle fasi di stress, contenendo le perdite, come si evince dai due grafici sottostanti, mentre ha sempre sovraperformato, segnando nuovi massimi nelle fasi di crescita.

FTSE STAR

FTSE MIB

La forte correzione del Ftse Star, rimarca l’Ufficio Studi di FinanzaOnline, effettivamente suona come un campanello di allarme molto più significativo rispetto a quello del Ftse Mib, così come il fatto che i volumi si sono assottigliati in modo consistente anche su questo indice. Quella che fino ad ora veniva vista come una profonda correzione ora rischia di trasformarsi in un mercato orso.

Il Ftse Star infatti dal massimo storico di gennaio 2018, poco sotto i 40.000 punti (livello che il Ftse Mib non vede dal novembre del 2007, e chi sa quando rivedrà) ha avviato prima una fase laterale, durata quasi tutto il 2018 e poi, da ottobre, ha accelerato al ribasso. Il segnale pessimo l’indice lo ha dato l’8 ottobre con la rottura in gap down dei 36.000 punti. Movimento che ha aperto a fortissime pressioni ribassiste che hanno riportato l’indice fino al minimo a 32.966 punti.

Ora l’indice sembra tentare il rimbalzo anche se i volumi restano poco convincenti, mentre RSI ha evidenziato un fortissimo ipervenduto che lascia pensare ad un inevitabile ritorno verso il basso. Se poi questo si tradurrà in nuovi minimi o re-test di quello su citato difficile a dirsi. Sicuramente per il paniere delle eccellenze italiane 32.966 punti diventa un livello chiave, il cui break aprirebbe a ulteriori movimenti ribassisti. E il rischio è alto, tanto più che sotto tale supporto il Ftse Star non vede livelli importanti fino a 30.000 punti. Il che implicherebbe un calo di circa il 10% (a partire da 32.966 punti).