L’Ifo tedesco tocca nuove vette. A gennaio sale a sorpresa su forza dell’export
Ancora indicazioni positive dalla Germania con l’indice Ifo che ha raggiunto i nuovi massimi storici nella prima rilevazione del 2011. A gennaio l’indice Ifo tedesco sul clima degli affari a gennaio si è attestato a 110,3 punti toccando i nuovi massimi assoluti. Il consensus era fermo a 109,9 punti dai 109,8 del mese precedente (dato rivisto da 109,9 punti). Oltre le attese anche l’indice Ifo sulle aspettative che a gennaio si è attestato a quota 107,8 punti. Il consensus era 106,5 punti. L’indice Ifo è un’indagine condotta tra le principali aziende sulla situazione attuale dell’economia e le aspettative che hanno per il futuro.
L’istituto Ifo, che ha base a Monaco di Baviera, ha rimarcato come a trainare la fiducia è il positivo andamento dei consumi privati e la forza dell’export trainato principalmente dalla domanda proveniente dall’Asia. Dall’indagine è emerso che attualmente l’inflazione non rappresenta un problema anche se non va ignorato il rischio legato all’aumento dei prezzi del petrolio.
In settimana era arrivato anche l’indice Zew di gennaio che ha registrato un balzo oltre le attese a 15,4 punti, dai 4,3 precedenti.
La Germania ha archiviato il 2010 con una crescita record. Il progresso del pil è stato del 3,6 per cento dopo il pesante -4,7% del 2009. Il 15 febbraio saranno diffusi i risultati relativi al quarto trimestre e quelli rivisti dell’intero 2010. A sospingere l’economia teutonica la forte ripresa delle esportazioni che ha inoltre contribuito a stimolare i consumi interni e il mercato del lavoro. Per quest’anno è previsto il ritorno del pil tedesco ai livelli pre-crisi. Il governo tedesco ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica e per quest’anno il Pil è visto salire del 2,3 per cento rispetto al più 1,8 stimato in precedenza. Berlino si attende inoltre che il deficit pubblico tedesco dovrebbe scendere sotto ai parametri di Maastricht in anticipo rispetto ai programmi.
Lo scorso anno il Dax, indice guida del mercato azionario tedesco, è risultato il migliore tra quelli del vecchio continente con rialzo di circa 16 punti percentuali, sovraperformando decisamente rispetto all’equity europeo e non pagando la crisi del debito che ha invece condizionato gli altri listini dell’eurozona. Questa settimana la Borsa tedesca ha aggiornato i massimi a 2 anni e mezzo.