Notizie Notizie Italia Hedge fund, un’industria che continua a viaggiare a vele spiegate

Hedge fund, un’industria che continua a viaggiare a vele spiegate

18 Aprile 2007 15:30

Il mondo degli hedge fund continua a crescere a pieno ritmo. Eppure, si tratta di un mondo che continua a restare poco conosciuto per molti investitori, che fanno fatica a comprenderne appieno i meccanismi. Oggi a Milano si è svolto il workshop “Gli hedge fund nel 2007: scenari, temi, opportunità”, per tentare di gettare luce su questa industria, per molti aspetti ancora avvolta da un alone di mistero. Stefano Meloni, presidente di Hedge Invest Sgr, nel suo intervento introduttivo ha spiegato che nel 2006 l’industria mondiale degli hedge fund  ha continuato a svilupparsi a ritmi sostenuti. Considerando le diverse fonti specializzate (non esiste infatti un’Assogestioni a livello internazionale che censisce dettagliatamente i patrimoni in gestione degli hedge) secondo Meloni si può affermare che il settore dei fondi hedge abbia superato i 1.500 miliardi di dollari con un progresso stimato del 35% rispetto al 2005 e ormai 10.000 fondi hedge single manager operativi. Gli Usa continuano a essere il mercato di riferimento per le società di gestione alternative, con oltre i 2/3 della masse in gestione (pari a 1.050 miliardi di dollari), seguiti dall’Europa, con circa il 21% (ovvero 325 miliardi di dollari), e dall’Asia e il resto del mondo, con il 11% (165 miliardi di dollari).


E l’Italia? Meloni ha sottolineato come anche il Belpaese abbia fatto registrare ritmi importanti di sviluppo. Al primo gennaio 2007 la massa gestita dagli hedge fund di diritto italiano si è attestata a 21,7 miliardi di euro, con una crescita del 36% rispetto a fine dicembre 2005. E il trend di crescita è continuato nei primi mesi del 2007: oggi le 37 società di gestione alternative italiane amministrano oltre 24,5 miliardi di euro suddivisi su 187 fondi di fondi hedge, 12 fondi di fondi misti, 13 fondi puri e 7 fondi immobiliari, per un totale di 219 fondi. “I dati dunque – tira le somme il presidente di Hedge Invest Sgr – grazie al consolidarsi di efficienti track record e di una maggiore consapevolezza, evidenziano un sempre maggiore utilizzo dell’asset class alternativa e, in particolare, dei fondi di fondi hedge”.


Oltre alla crescita delle masse gestite, a convogliare l’attenzione del mercato sul sistema fondi hedge è anche il sempre maggiore interesse delle autorità di controllo sull’attività e sulle modalità di partecipazione ai mercati dei gestori alternativi. Il tutto mentre, come sottolinea Meloni, il ritorno della volatilità sui mercati finanziari se è vero che da un lato crea maggiore apprensione nella scelte di investimento di privati ed istituzioni, rendendo loro più difficile la sfida della protezione e della crescita del capitale, dall’altro crea il contesto ideale per molte delle strategie hedge.


Nel corso del workshop Hedge Invest Sgr ha poi presentato uno studio condotto su un campione di 45 fondi di fondi hedge che a febbraio 2007 presentavano almeno 48 mesi di track record, con la finalità di fotografare l’andamento dei fondi di fondi hedge italiani operativi da più tempo e di stabilirne i rendimenti. Ebbene, dallo studio emerge che nel periodo che va dal marzo 2003 al febbraio 2007 il 60% dei fondi di fondi hedge italiani esaminati ha ottenuto un rendimento al netto di commissioni e fiscalità superiore al 24%, con i migliori due fondi di fondi  (Hedge Invest Sector Specialist e Ersel Multistrategy High) che hanno messo a segno un rendimento superiore al 40%. L’indagine conferma inoltre che nella stragrande maggioranza dei casi i fondi di fondi gestiti dalle Sgr indipendenti evidenziano rendimenti a 48 mesi superiori rispetto a quelli mediamente ottenuti dai fondi gestiti dalle Sgr di emanazione bancaria.


Non solo ma dallo studio emerge anche che a fronte di tali rendimenti la volatilità annualizzata è stata inferiore al 4% per l’85% dei fondi. Per quanto concerne la correlazione tra fondi di fondi hedge e mercato azionario, essa è stata instabile: alta nella fasi di mercato in rialzo e bassa nelle fasi in discesa. I fondi di fondi hedge hanno quindi cercato di cavalcare il trend sul mercato azionario, partecipando seppure in maniera contenuta ai rally del comparto equity e proteggendo il capitale durante le fasi di bear market. La correlazione con il mercato obbligazionario è invece stata nulla o leggermente negativa. Infine, il Beta, l’indicatore che esprime la sensibilità di uno strumento finanziario rispetto a un indice di mercato, dei fondi di fondi hedge verso il mercato azionario, calcolato da gennaio 2002 a febbraio 2007, è stato pari a 0,11, ovvero a un valore contenuto.