News ETF HANetf lancia un nuovo ETF per investire sul settore della difesa

HANetf lancia un nuovo ETF per investire sul settore della difesa

14 Luglio 2023 13:14

HANetf ha annunciato oggi la quotazione su Borsa Italiana dell’ETF Future of Defence (Ticker: NATO), per offrire agli investitori la possibilità di esporsi sul settore della difesa, un tema di investimento tornato popolare dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Come funziona l’ETF

ETF NATO, segue l’indice EQM Future of Defence, già quotato nelle scorse settimane sulla Borsa di Londra (LSE) e su Deustche Börse (XETRA), investirà nelle società a livello globale che generano ricavi dalla spesa per la difesa e per la sicurezza informatica degli alleati NATO e NATO Plus.

Al momento, in Europa ci troviamo infatti nel mezzo della più grande guerra dal 1945, con la NATO che si trova ad essere una prima linea essenziale di difesa.

Ma non solo, se da un lato preoccupa il proseguo della guerra in Ucraina, allo stesso tempo preoccupano le crescenti tensioni nell’area Asia-Pacifica, non da ultimo in Cina, Taiwan e nel Mar Cinese Meridionale.

Spesa militare da record

Il risultato che ne consegue è che la spesa militare globale è in aumento. Nel 2022, sono stati spesi 2,2 miliardi di dollari – un record mai registrato prima. “Un’area di crescita riguarda i membri europei NATO. Questi Paesi si sono ripresi dal crollo del loro fatturato post-Guerra Fredda, seguita dall’invasione russa dell’Ucraina, grazie a rinnovati sforzi di raggiungere l’obiettivo di spesa militare del 2% del PIL della NATO”, commentano gli analisti di HANetf.

Il 78% dei gestori patrimoniali ha affermato che la geopolitica ha assunto nell’ultimo anno un’importanza maggiore nell’ambito della selezione dei fondi“; questo è ciò che emerge da una recente indagine condotta da HANetf.

Occhi puntati anche sulla sicurezza informatica

Tuttavia, nel ventunesimo secolo, la sicurezza nazionale non riguarda solo i confini e la forza militare. I governi oggi devono anche salvaguardare il cyberspazio, che è diventato un nuovo terreno di scontro.

L’ETF UCITS Future of Defence (NATO) accorpa queste due moderne componenti di difesa, ovvero il budget della crescita militare convenzionale e il crescente bisogno di una solida difesa della sicurezza informatica. Più del 50% dei fatturati di tali società sarà rappresentato dalla produzione e sviluppo di aeromobili militari e/o attrezzature per la difesa, o deriverà da operazioni nel settore della sicurezza informatica stipulate con un Paese membro della NATO Plus.

“Sia che continui la guerra in Ucraina o che cresca il rischio di conflitto su Taiwan o sul Mar Cinese Meridionale, è chiaro che il mondo sta diventando un luogo sempre più bellicoso, commenta Hector McNeil, fondatore e co-CEO di HANetf. “La realtà del post-Guerra Fredda è finita – e tutti i governi stanno riconoscendo questo fatto. Dopo anni di tagli agli investimenti, i membri NATO in Europa stanno seriamente ponderando la loro quota di spesa per la difesa. La Polonia, ad esempio, punta a investire il 4% del suo PIL nella difesa e costruire potenzialmente il più grande esercito europeo”.

Il manager ha quindi aggiunto: “Non si tratta però solo di spendere in carri armati e missili. Il cyberspazio è un nuovo ambito della guerra e lo è sia dall’invasione russa dell’Ucraina del 2014 che da quella del 2022, che ha visto quest’ultima inesorabilmente presa di mira da attacchi informatici sponsorizzati dallo Stato russo. Questa è la ragione per cui stiamo lanciando sul mercato l’ETF UCITS Future of Defence (NATO), che fornirà agli investitori gli strumenti per avvicinarsi alle società che saranno pronte a beneficiare dell’aumento della spesa degli alleati NATO e NATO Plus sia per l’hardware militare che per la difesa informatica. Fondi relativi alla difesa esistono, ma tendono ad essere industriali pesanti e non focalizzati sulla NATO e sui suoi alleati che, per definizione, sono un’alleanza difensiva e non un aggressore”.