Notizie Criptovalute Halving Bitcoin, sarà un altro boom per il prezzo? Analisi e previsioni chiave

Halving Bitcoin, sarà un altro boom per il prezzo? Analisi e previsioni chiave

18 Aprile 2024 12:18

E’ iniziato il conto alla rovescia per uno dei maggiori eventi di quest’anno nel settore delle criptovalute. Si tratta del tanto atteso halving del Bitcoin, che dovrebbe avvenire intorno al 20 di aprile. Storicamente, questa fase ha portato a movimenti di prezzo estremamente positivi per gli investitori e quindi l’avvicinarsi del prossimo halving suscita un mix di aspettative e speculazioni. Vediamo insieme quali potrebbero essere gli effetti e l’analisi tecnica sulla regina delle criptovalute.

L’halving si avvicina, la view di WisdomTree

L’halving, in italiano dimezzamento, rappresenta uno dei meccanismi chiave introdotti per regolare l’offerta di nuovi Bitcoin (BTC). Attraverso questo processo, previsto intorno al 20 di aprile, la quantità di Bitcoin generati e rilasciati circa ogni dieci minuti subisce una riduzione programmata. Ma in che modo?

Come spiega Chris Gannatti, Global Head of Research, WisdomTree, “all’interno del protocollo Bitcoin per la quarta volta nella storia della criptovaluta si verificherà un evento chiamato halving. Il codice prevede che la ricompensa del blocco pagata ai miner passi da 6,25 a circa 3,13 BTC quando la blockchain raggiungerà gli 840.000 blocchi. Infatti, il protocollo Bitcoin prevede un  ciclo di dimezzamento ogni 210.000 blocchi, pari all’incirca a quattro anni. Abbiamo già assistito a tali eventi in passato: inizialmente le ricompense erano pari a 50, poi sono scese a 25, a 12,5 e infine a 6,25. Il processo si ripeterà fino al 2040 circa, quando la ricompensa del blocco si avvicinerà a zero e tutti i BTC che devono essere emessi, pari a 21 milioni, saranno in circolazione. Attualmente, su questi 21 milioni, quelli in circolazione sono 19,7”.

Il tetto massimo di Bitcoin a 21 milioni è stato stabilito sin dalla nascita della criptovaluta per contrastare un possibile effetto inflazionistico. “Questo è in diretto contrasto con i sistemi delle valute fiat, che permettono ai governi di stampare più unità di valuta in modo illimitato. Nel corso della storia, abbiamo visto diverse valute fiat perdere il proprio valore e la propria supremazia a causa dell’attività di stampa” puntualizza Gannatti.

Il grafico seguente, elaborato da WisdomTree, mostra il comportamento del prezzo del bitcoin dopo i tre precedenti cicli di dimezzamento. Impostando a 1,0 il prezzo del BTC nel giorno del dimezzamento, in ognuno dei tre casi il prezzo è cresciuto ulteriormente nei 2,5 anni successivi circa.

 

Fonte: Glassnode, WisdomTree, dicembre 2023. Ricalcolato a 1 alla data del dimezzamento.

Mentre gli investitori continuano a cercare di perfezionare i modi per sviluppare gli obiettivi di prezzo, WisdomTree ritiene più esplicativo considerare la domanda e l’offerta. “Se il bitcoin è davvero ‘oro digitale’, ovvero un investimento come riserva di valore a lungo termine, adottare un approccio di questo tipo ha senso. Al momento, sembra che la domanda di ETF sia elevata e che i portafogli stiano mantenendo i propri bitcoin per periodi più lunghi. Tuttavia, sappiamo anche che il dimezzamento è alle porte e che ridurrà le nuove emissioni. Ognuno di questi punti porta a una riduzione dell’offerta e a un potenziale aumento della domanda grazie alla facilità di accesso ottenuta con il lancio degli ETF. Se l’ondata di adozione globale continua, i segnali ci portano a prevedere un altro ciclo di dimezzamento caratterizzato da una forte performance” conclude Gannatti.

Leggi anche:

 

L’halving provoca “uno shock di offerta”

Abbiamo detto che l’halving del Bitcoin è probabilmente l’evento più atteso nel mondo delle criptovalute in generale. Ma quando dovrebbe avvenire di preciso? In questo momento, dichiara André Dragosch, Head of Research di ETC Group – società partner di HANetf, “ci aspettiamo che il prossimo halving del Bitcoin (quello che dimezzerà la sovvenzione da 6,25 BTC a 3,125 BTC) avvenga il prossimo 20 aprile, intorno alle 19.00 GMT. Ciò implica che l’emissione giornaliera di bitcoin scenderà da 900 BTC a 450 BTC al giorno”.

Si tratta di un evento pensato per creare uno “shock di offerta”. Infatti, spiega Dragosch, “assumendo un flusso costante di domanda di Bitcoin, che al momento si aggira intorno ai due miliardi di dollari al mese, la riduzione dell’offerta di BTC dovrebbe teoricamente portare a un prezzo di equilibrio più alto per i Bitcoin, visto e considerato che i prezzi devono adeguarsi al rialzo per accomodare il minore flusso di offerta. A riprova di ciò, parla la storia: gli halving precedenti per la criptovaluta più nota sono stati seguiti da un aumento molto significativo del prezzo del Bitcoin nei mesi successivi all’evento. Più specificamente, la performance post-halving del Bitcoin era di circa 1800% superiore nei 500 giorni successivi (dato calcolato sulla media dei tre ultimi halving)”.

Target $103.000 a fine 2024, la stima di ETC Group e HANetf

Essendo questo un evento atteso e noto nel settore, viene naturale domandarsi se queste “conseguenze” sul prezzo della criptovaluta siano già state “registrate” e, di conseguenza, già riflessi nel prezzo di BTC in anticipo.

Secondo l’analisi di ETC Group e HANetf, “ciò non avviene in quanto, se il prezzo aumentasse in previsione dell’halving, i minatori di Bitcoin inizierebbero a vendere più della loro offerta giornaliera minata, il che a sua volta sopprimerebbe nuovamente il prezzo della criptovaluta. Dopo l’halving, i minatori di Bitcoin si vedranno costretti invece a vendere più bitcoin a causa della diminuzione della sovvenzione di blocco, motivo per cui il prezzo troverà un equilibrio superiore. Infatti, si tende a vedere una vendita aumentata da parte dei minatori, cioè i minatori vendono ancora più di quanto minano giornalmente, ogni volta che i prezzi aumentano oltre il loro costo marginale medio di produzione”.

Più precisamente, sottolinea Dragosch, “il nostro modello suggerisce che il prezzo del Bitcoin potrebbe aumentare fino a quota 103.000 dollari entro la fine del 2024, arrivando a 172.000 dollari alla fine del 2025 e, infine, a 215.000 dollari entro il prossimo halving previsto per il 2028. Di conseguenza, sulla base di questo modello, possiamo affermare che l’effetto dell’halving non sarà visibile immediatamente, ma si rifletterà gradualmente nel tempo, poiché il deficit di offerta indotto da questo evento storico per Bitcoin tende ad accumularsi solo gradualmente nel tempo”.

Un altro aspetto da considerare, spiega Hector McNeil, co-Founder di HANetf, “è che il Bitcoin agisce come leader nello spazio delle criptovalute: il più delle volte, un grande evento per il Bitcoin ha diverse ramificazioni per altre criptovalute. Un esempio recente è l’approvazione degli ETF spot sul Bitcoin negli Stati Uniti, che ha innescato un mercato toro per il Bitcoin e numerose altre coin. Di conseguenza, ci si aspetta che il dimezzamento del Bitcoin influisca sull’intero settore delle criptovalute. I già citati ETF Bitcoin spot potrebbero anche rendere questo dimezzamento diverso da quelli passati. Fin dal loro lancio, i nuovi ETF hanno registrato volumi di negoziazione enormi, indicativi dell’interesse degli investitori istituzionali. Potremmo assistere a un’attività di trading record, trainata dall’evento Bitcoin più significativo dal lancio degli ETF spot dello scorso gennaio”.

In conclusione, mentre l’halving di Bitcoin rimane un evento chiave nel calendario della vita di BTC, la sua effettiva influenza sul mercato dipenderà da una varietà di fattori, alcuni dei quali possono ancora emergere.

Il punto tecnico sul Bitcoin

Il quadro grafico del Bitcoin è impostato al rialzo nel medio e breve periodo. Il rimbalzo avviato il 23 gennaio di quest’anno è culminato il 14 marzo sul nuovo massimo storico a 73.794 dollari. Da qui la criptovaluta ha avviato una sorta di fase laterale tra 71.500 e 64.000 dollari. Fallito l’8 aprile l’ennesimo tentativo di assalto ai record assoluti, il Bitcoin ha ritracciato tornando al test del supporto a 60.000 dollari, rompendo la trendline rialzista di breve periodo di colore blu (minimi di gennaio e febbraio).

In tale scenario, la rottura del supporto a 60.000 dollari potrebbe dare sfogo ai venditori verso 56.700 e 53.000 dollari. Al rialzo, invece, il rimbalzo avviato nelle ultime due sedute potrebbe trovare forza con il sorpasso della resistenza a 64.000 dollari con possibile allunghi prima verso 68.300 dollari e poi 71.500 dollari, non molto distante dai precedenti massimi storici (73.794 dollari).

La fase rialzista è stata accompagnata anche dal “golden cross” (in italiano incrocio dorato) che si è manifestato il 30 ottobre 2023. Questa figura grafica avviene quando la media mobile a 50 giorni (linea gialla) incrocia verso l’alto la media mobile a 200 periodi (linea arancione). In questo caso normalmente si può considerare il segnale come un movimento bullish, cioè rialzista.

Ultimo prezzo: 61.600 dollari.

Supporti: 60.000; 56.700; 53.000 dollari.

Resistenze: 64.000; 68.300 e 71.500 dollari.