Bitcoin, halving alle spalle: cosa aspettarsi ora dalla cripto

In un mercato in costante fermento, come quello delle criptovalute, l’halving di Bitcoin ha rappresentato un punto di riferimento per i cicli economici del settore. L’evento, atteso con grande interesse da investitori e operatori del mercato, si è verificato tra il 19 e il 20 aprile 2024, con il mining del blocco numero 840.000, e un’inequivocabile riduzione della ricompensa per i miner a 3,125 Bitcoin per blocco. Il precedente apice a 73.700 dollari e il successivo assestamento a 62.000 dollari delineano il nuovo paesaggio finanziario in cui Bitcoin si muove.
Il ciclo dell’halving
L’halving, come detto, ha rappresentato uno dei momenti principali dell’anno per la criptovaluta. Il cosiddetto “dimezzamento” non è solo da considerarsi come una meccanica programmata per regolare l’offerta, ma un vero e proprio indicatore economico, un segnale che storicamente ha anticipato fasi di apprezzamento del valore. L’andamento del mercato precedente all’halving del 14 aprile 2024 ha seguito questo modello: un incremento di prezzo significativo pre-evento, un segnale che si traduce spesso in un’ascesa prolungata anche nei mesi successivi. Ogni ciclo determinato dagli halving ha una durata di esattamente 210.000 blocchi, il che, secondo la struttura della blockchain di bitcoin (la cui complessità si adatta alla potenza di calcolo disponibile) fa sì che questo avvenga circa ogni 4 anni.
Bitcoin e le sue correlazioni di mercato
Il recente raggiungimento di nuovi massimi storici ha evidenziato la tendenza di Bitcoin a rispecchiare dinamiche del mercato azionario più ampio, come dimostrato dalla sua correlazione con indici come l’S&P 500 generata dal fatto che gli investitori hanno preferito legare alla cripto valuta per eccellenza la funzione di asset “risk on”, e quindi di speculazione, invece che di bene rifugio come l’oro. Il riconoscimento di Bitcoin come asset “risk-on” ha ampliato la sua esposizione a un pubblico di investitori mainstream garantendo una elevata volatilità e liquidità nelle contrattazioni, e i fondi ETF hanno giocato un ruolo chiave nell’attirare capitali istituzionali.
Interesse crescente e analisi on-chain
L’analisi on-chain è lo studio dei movimenti che bitcoin ha fra i wallet (i portafogli) dei suoi detentori. È possibile studiare diversi parametri, come la permanenza media di una crypto valuta all’interno di un portafoglio, o il numero di wallet detentori di un elevato ammontare di valute. L’interesse verso Bitcoin è palpabile, non solo nelle sale di trading, ma anche nell’analisi on-chain. La crescita nel numero di portafogli con investimenti rilevanti, sia nella fascia alta che media, evidenzia un’attesa ottimistica del futuro da parte degli investitori. Questo aumento di fiducia si rispecchia nell’acquisto sistematico di Bitcoin, con la speranza di un rialzo post-halving. Nel dettaglio, l’analisi rivela un incremento nel numero di portafogli che detengono Bitcoin fisici del valore superiore a $100.000, classificati come entità maggiori, e quelli valutati tra $1.000 e $100.000. Questo aumento segnala un crescente interesse degli investitori, anticipando un futuro rialzista, o quanto meno solido, per l’asset.
Il punto tecnico sul Bitcoin
L‘analisi tecnica sul grafico logaritmico a livello settimanale mostra che il superamento dei picchi precedenti e l’attuale posizione di prezzo rivelano una robustezza del mercato che, nonostante i naturali ritracciamenti, rimane in una tendenza rialzista di fondo.
Sul grafico giornaliero, l’attuale livello di 62.000 dollari è significativo: rappresenta un riposizionamento del 16% dal recente massimo di 73.700 dollari e ci colloca proprio sul re-test del supporto, precedentemente una resistenza tenace dei massimi di aprile e novembre 2021. Un’eventuale discesa al di sotto di questo livello potrebbe trovare una solida rete di sicurezza nella zona di 48.000-50.000 dollari, non solo per il suo valore tecnico ma anche come una soglia psicologica di massa.
Le strategie degli investitori sono ora incentrate sui target futuri derivati dalle estensioni di Fibonacci, che prospettano obiettivi considerevoli: 80.000 dollari come prima tappa, poi 110.000 e infine l’audace 150.000 dollari. L’attuale potenza di Bitcoin segnala poche opportunità per posizionamenti a prezzi scontati, suggerendo una forte propensione verso questi obiettivi di ciclo. Questa analisi è effettuata studiando, sul grafico logaritmico (da usare qualora il grafico analizzato sia caratterizzato da dei rendimenti esponenziali), le estensioni che si sono viste nei rally che Bitcoin ha vissuto in seguito agli halving storici, a partire dai minimi di mercato. Questi livelli quindi, che hanno trovato riscontro nei 4 halving passati, sono stati applicati poi ai livelli del ciclo attuale.
Un potenziale ritracciamento intorno ai 50.000 dollari, il che è sia una forte soglia psicologica che un significativo livello di supporto storico per l’asset, rappresenterebbe una rara e forse unica occasione per posizionarsi ottimisticamente, ma contraddirebbe il comportamento tipico di Bitcoin nei periodi halving che non ha solitamente mostrato assestamenti di questa entità prima di un forte rally.
Alla attesa della partenza del movimento che gli investitori sperano porti Bitcoin al raggiungimento della significativa soglia dei 100.000 dollari, è previsto un segnale molto chiaro: la rottura dei 67.500 infatti, ultimo livello di resistenza prima dei massimi storici, è da considerarsi come il segnale della volontà dei grossi investitori di far riprendere con forza il trend al rialzo.
Fonte: coin market cap (btcusd), tradingview (btc all time index)