Gundlach: ‘Taglio tassi emergenza? Fed andata nel panico’. Rendimenti Treasuries verso lo zero’
Con il suo taglio dei tassi di emergenza, deciso per contrastare gli effetti sull’economia e sui mercati del coronavirus e della malattia relativa COVID-19, la Federal Reserve è andata praticamente nel panico. Parola del Re dei Bond Jeffrey Gundlach, numero uno di DoubleLine Capital che, intervistato dalla Cnbc, ha detto di credere che Jerome Powell & Co. taglierà ancora i tassi.
“Quando dico che sono andati nel panico, non significa che il panico non sia stato giustificato – ha detto Gundlach, nel corso della trasmissione “Halftime Report” – A volte il panico è giustificato“.
Detto questo, “se guardiamo alla storia, notiamo che ogni volta che la Fed va nel panico, e taglia i tassi tra due riunioni, soprattutto quando si tratta di 50 punti base…di solito taglia poi di nuovo in modo piuttosto veloce, forse anche nell’arco delle due settimane successive” (in questo caso, il prossimo taglio dovrebbe avvenire in occasione della prossima riunione).
Da segnalare che, mentre Gundlach parlava, i tassi sui Treasuries decennali sono scesi sotto la soglia dello 0,90% testando un nuovo minimo record nella sessione di ieri.
Viene precisato ‘nella sessione di ieri’, in quanto oggi i tassi decennali hanno toccato un nuovo minimo storico, bucando anche la soglia dello 0,70%, scendendo fino allo 0,695%, per poi recuperare terreno, risalendo allo 0,769%.
Record minimo anche per i tassi a 30 anni, scesi fino all’1,279%, mentre i tassi dei Treasuries a cinque anni sono scivolati allo 0,537%, al valore più basso dal luglio del 2012, e i tassi a due anni sono calati allo 0,451%, al minimo dal gennaio del 2016.
“Vedremo i tassi di breve termine scendere verso lo zero”, ha detto Gundlach, condividendo un outlook che, di recente, era stato snocciolato da JP Morgan.
Il taglio dei tassi di emergenza della Fed è avvenuto lo scorso martedì. Il taglio è stato di 50 punti base, e ha portato i tassi sui fed funds nel range compreso tra 1% e l’1,25%. A seguito dell’annuncio, e per la prima volta nella storia, i tassi decennali Usa hanno bucato la soglia dell’1%.