La Grecia paga il debito al Fondo monetario attingendo alle riserve

Per ripagare il debito da 750 milioni al Fondo monetario internazionale, la Grecia avrebbe fatto ricorso alla liquidità presente sul conto presso l’istituto con sede a Washington. È quanto riporta la testata greca Kathimerini secondo cui per saldare il debito sarebbero stati ritirati 650 milioni di euro dalle riserve depositate proprio presso il Fmi.
A parziale conferma di questa tesi c’è un decreto emesso questa mattina dalle autorità elleniche che autorizza il trasferimento di 64,5 milioni dai conti pubblici alla Banca centrale greca e lo spostamento di 535,8 milioni di euro da “altre entità”. Con una liquidità che si sta assottigliando ogni giorno di più, quella di utilizzare le riserve sembrerebbe una mossa necessaria per riuscire ad onorare salari e pensioni alla fine del mese.
Ieri sera l’Eurogruppo ha emesso una nota per “riconoscere che sono necessari più tempo e maggiori sforzi per colmare le lacune sulle questioni ancora pendenti” invitando le autorità elleniche ad “accelerare il lavoro con le istituzioni allo scopo di raggiungere, con tempestività, una conclusione positiva del riesame”. “Quando, al termine dell’attuale processo di revisione, le istituzioni avranno raggiunto un accordo a livello di staff, l’Eurogruppo deciderà se erogare i fondi”. Con la necessità di ricostruire le riserve in tempi rapidi, evidentemente Atene conta di raggiungere un accordo con l’Eurogruppo entro la fine del mese.
Il Fmi non vuole partecipare al nuovo bailout
Intanto, stando alle indiscrezioni riportate dal quotidiano spagnolo “El Mundo”, l’istituto guidato da Christine Lagarde non vorrebbe prendere parte a un possibile terzo salvataggio della Grecia. Proprio durante il meeting di ieri l’Fmi avrebbe espresso la sua contrarierà a causa della scarsa volontà di Atene di attuare i correttivi e le riforme richieste.