Grecia: il nuovo governo incontra a Roma Renzi e Padoan. Sul debito spunta l’ipotesi swap
Il nuovo governo della Grecia è atteso oggi a Roma, nuova tappa del tour europeo diplomatico per trovare sostegno sulla rinegoziazione del debito. Oggi pomeriggio alle 17.00 il neo primo ministro greco, Alexis Tsipras, incontrerà il premier Matteo Renzi, mentre il ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, sarà occupato in un faccia a faccia con Pier Carlo Padoan.
Roma rappresenta la nuova tappa della maratona diplomatica della Grecia, iniziata domenica con la visita di Varoufakis a Parigi e proseguita ieri a Londra. Dalla City, il ministro inglese delle Finanze, George Osborne ha lanciato un avvertimento: tutte la parti devono agire in maniera responsabile, ma la zona euro deve adottare un miglior piano per l’occupazione e la crescita. Perchè, secondo Osborne, i disaccordi sulla Grecia rappresentano “la più grande minaccia per l’economia mondiale”.
Parole di sostegno alla Grecia sono arrivate anche da Oltreoceano (mossa diplomatica dopo che la Russia si è detta disponibile ad aiutare la Grecia?). In una intervista alla CNN, il presidente americano, Barack Obama, ha dichiarato nei giorni scorsi che non si può continuare a spremere i Paesi che sono già in piena depressione.
La nuova ipotesi sul debito: lo swap
In una intervista al Financial Times, il ministro delle Finanze ellenico ha svelato un possibile piano per uscire dall’impasse sul debito. Non la cancellazione del debito, ma un doppio swap, vale a dire uno scambio, dei vecchi titoli con bond legati alla crescita. Nel dettaglio, il primo swap di titoli sarebbe indicizzato alla crescita economica e andrebbe a sostituire i prestiti della zona euro, mentre il secondo riguarderebbe obbligazioni “perpetue” che verrebbero scambiate con i bond in portafoglio della Banca centrale europea.
Il piano non è ancora stato presentato alle istituzioni europee. Secondo il calendario illustrato finora da Varoufakis, la Grecia illustrerà le proposte dettagliate entro la fine di febbraio, per poi avere un mese o due di tempo per arrivare a un accordo con i suoi partner.
La Grecia ha chiuso il 2014 con un debito, seppur in calo, di oltre 300 miliardi di euro, pari al 175% del Pil.