Grecia: nessuna nuova lista di riforme all’Eurogruppo. E l’Europa prepara piano d’emergenza
La Grecia non presenterà una nuova lista di riforme durante la prossima riunione dell’Eurogruppo, in programma giovedì a Bruxelles. Lo ha annunciato oggi il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, al giornale tedesco Bild. Secondo Varoufakis, l’Eurogruppo “non è il posto in cui è possibile presentare posizioni o proposte che non sono state precedentemente discusse e negoziate a un livello inferiore”. Sfuma così l’ipotesi di ulteriori progressi nelle trattative tra Atene e i suoi creditori internazionali sulle riforme da implementare nel Paese in cambio degli aiuti e di conseguenza si allontana la possibilità di un accordo entro questa settimana.
Ieri, dopo il fallimento dei colloqui del fine settimana, la Grecia e i suoi creditori (Bce-Fmi-Ue) sono rimasti fermi sulle loro posizioni, facendo temere una rottura dei negoziati nonostante l’emergenza finanziaria del Paese. Il prossimo 30 giugno, infatti, Atene dovrà rimborsare quasi 1,6 miliardi di euro all’Fmi oltre che pagare gli stipendi dei propri dipendenti pubblici e le pensioni. In caso di mancato rimborso, la Grecia cadrebbe in un default di pagamento, il primo nella zona euro, in uno scenario che alimenta lo spettro di un’uscita del Paese dalla zona euro, il cosiddetto Grexit.
E proprio di fronte a questo rischio, l’Europa starebbe mettendo a punto un piano di urgenza per evitare che si scateni il panico sulle banche greche. Secondo alcune indiscrezioni raccolte da Süddeutsche Zeitung, il piano prevede un controllo dei flussi finanziari provenienti dalla Grecia per impedire una fuga dei capitali. Una misura che ricalca in parte le restrizioni imposte a Cipro durante la crisi finanziaria del 2013. Se i negoziati per salvare la Grecia da un default non registrassero progressi, a partire dalla prossima settimana si potrebbe procedere alla chiusura delle banche greche per pochi giorni in modo da preparare le operazioni di restrizione, che dovrebbero comunque essere ratificate dal Parlamento greco.
Intanto oggi il premier ellenico, Alexis Tsipras, dovrà informare i responsabili del principali partiti politici del Paese sullo stato delle trattative europee. Tsipras riceverà i leader di To Potami (centro-sinistra), del Pasok (socialista)e di Nea Dimokratia (destra).