Grecia: fumata nera al secondo round delle presidenziali, voto decisivo lunedì 29
Ancora una fumata nera alle presidenziali greche e lo spettro delle elezioni anticipate diventa sempre più reale. Nel secondo scrutinio il candidato della maggioranza di Governo, Stavros Dimas, ha infatti ottenuto 168 voti a favore, ben al di sotto del quorum di 200 voti. Nella prima tornata l’ex commissario europeo aveva ottenuto 160 voti. I contrari sono stati 131, mentre uno solo l’astenuto. La terza e decisiva votazione si terrà lunedì 29 dicembre quando saranno necessari 180 voti per eleggere il presidente della Repubblica che andrà a sostituire Karolos Papoulias.
Lunedì quindi tutti i riflettori saranno puntati sul Parlamento greco visto che se si verificasse un’altra fumata nera, il premier Antonis Samaras sarà costretto a convocare le elezioni anticipate entro fine gennaio. Gli ultimi sondaggi danno come primo partito Syriza, la formazione di sinistra guidata da Alexis Tsipras. Dopo la seconda fumata nera nelle presidenziali la Borsa di Atene ha aumentato le perdite e in questo momento gli indici principali ellenici lasciano sul parterre circa 2 punti percentuali.
L’incertezza dello scenario politico è balzata alle cronache ad inizio dicembre quando il premier Antonis Samaras ha deciso di anticipare le elezioni del presidente della Repubblica, inizialmente previste nel primo trimestre del 2015. L’annuncio aveva fatto scattare un’ondata di vendite sulla Borsa di Atene, che aveva registrato il peggior crollo degli ultimi 27 anni.
A nulla è servito il discorso televisivo di due giorni fa di Samaras, quando il premier aveva dichiarato che le elezioni anticipate farebbero tornare le paure di un rischio contagio per la zona euro. Ora, a pochi giorni dal terzo e decisivo round di votazioni, Samaras dovrà tentare la mossa disperata di portare il suo candidato alla soglia fatidica dei 180 voti.