Grecia: forse questa volta ci siamo. Dijsselbloem: il nuovo piano è “esauriente”
Nell’ennesimo weekend decisivo per la sorti di Atene potrebbe finalmente arrivare la svolta. Il piano riformatore presentato dall’esecutivo greco, non troppo difforme da quello elaborato dai creditori prima della consultazione referendaria, prevede tagli alla spesa e aumenti delle tasse per un totale di 13 miliardi di euro in due anni, pari al 7,2% del Pil greco.
Le nuove misure sembrerebbero andare nella direzione auspicata da Ue, Bce e Fmi: l’impatto delle riforme è maggiore dei 12 miliardi stimati alla vigilia, sono stati inclusi i provvedimenti relativi l’Iva (sale quella per i ristoranti, sparisce lo sconto del 30% alle isole), quelli sul sistema pensionistico (penalizzate le baby-pensioni e dal 2022 si andrà in pensione a 67 anni), sale l’imposta societaria (dal 26 al 28 per cento) e la fiscalità sugli armatori.
Positive le reazioni delle autorità europee
Per il numero uno dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, le proposte elleniche sembrerebbero “esaurienti”. Ora la palla passa ai tecnici che dovranno valutarne la fattibilità pratica. “È ora di fare i calcoli per vedere se i conti tornano”, ha detto Dijsselbloem. Un piano “serio e credibile”, ha commentato il Presidente francese François Hollande. Un testo “che probabilmente non sarà lontano da quello discusso 15 giorni fa”, ha rilevato Matteo Renzi. Secondo il premier esiste la speranza “che il vertice Ue di domenica non venga convocato perché l’accordo arrivi già all’Eurogruppo di sabato”.
L’ok degli sherpa del Brussels Group (Ue, Bce e Fmi) farà scattare la richiesta di un terzo piano di aiuti da parte dell’Eurogruppo che a sua volta innescherà l’innalzamento della soglia di liquidità di emergenza della Bce destinata alle banche greche.
Stando alle indiscrezioni circolate in giornata, il nuovo piano di salvataggio (i primi due sono costati 240 miliardi di euro) dovrebbe aggirarsi tra i 50 e i 70 miliardi di euro. Del pacchetto di aiuti dovrebbero far parte anche 10-14 miliardi di capitali freschi destinati alle banche greche. Nel caso di evoluzione positiva della crisi gli sportelli bancari martedì prossimo dovrebbero riaprire i battenti.