Notizie Notizie Mondo Grecia: default non così vicino, liquidità sufficiente fino a luglio (analisti)

Grecia: default non così vicino, liquidità sufficiente fino a luglio (analisti)

24 Aprile 2015 15:20
La Grecia non sarebbe così vicina al baratro finanziario, come si dice, e potrebbe sopravvivere senza aiuti esterni addirittura fino a luglio. Lo sostengono gli analisti di Credit Suisse, in uno studio intitolato “Greece: Die another day” e pubblicato proprio nel giorno in cui l’Eurogruppo di Riga si è chiuso con un nulla di fatto.  
“La Grecia è a corto di denaro e la posizione si aggrava – si legge nella nota – Nonostante l’evidente deterioramento della liquidità, crediamo che il Paese possa ancora sopravvivere, per un altro mese o giù di lì, senza un sostegno finanziario esterno”. Bassa probabilità di default quindi per la Grecia, sia nelle prossime settimane che nei prossimi mesi: “Dai nostri calcoli, la Grecia può sopravvivere economicamente per alcune settimane, ma potrebbe allungare anche fino a luglio, se necessario”. Credit Suisse ricorda come finora il governo abbia rispettato le scadenze, nonostante non riceva aiuti finanziari da otto mesi, e si aspetta che il Paese effettui il prossimo pagamento del prestito all’Fmi, in scadenza il 12 maggio. Se così non fosse, il peggio potrebbe essere comunque evitato concludendo un accordo nell’immediato con i creditori internazionali.
E proprio in riguardo ai negoziati in corso tra Atene e Bruxelles, gli analisti vedono difficile, anche se non la escludono, una risoluzione della crisi greca nel prossimo Eurogruppo, quello in agenda l’11 maggio. Più probabile invece che l’accordo (anche provvisorio) venga raggiunto a giugno. Nel frattempo, la volatilità rimarrà elevata, avvertono gli analisti, e il rischio fallimento persisterà, anche se è esclusa l’uscita dalla Grecia dall’euro, il cosiddetto Grexit (quanto è probabile?). La questione ruota tutta intorno alle riforme che il Paese deve implementare in cambio del sostegno finanziario. Ma anche qui gli economisti di Credit Suisse la vedono diversamente e più a favore della Grecia: “Crediamo che non ci sia bisogno di ulteriori misure di austerità in Grecia, ma piuttosto nuovi strumenti che possano essere implementati per aiutare il Paese ad accelerare l’uscita dalla recessione”, sostengono gli analisti. Quali? “Il quantitative easing della Bce e il nuovo piano europeo per gli investimenti”, per esempio!