Notizie Notizie Mondo Grandi manovre nel mercato automobilistico europeo

Grandi manovre nel mercato automobilistico europeo

4 Marzo 2008 08:09

Sta per essere scritto un nuovo capitolo nella storia del mondo automobilistico europeo con la creazione di un impero da 150 miliardi di euro. A pochi giorni dall’apertura del salone automobilistico di Ginevra, in calendario dal 6 al 16 marzo, Porsche ha deciso di comunicare ufficialmente l’intenzione di incrementare la sua partecipazione in Volkswagen (portarla dall’attuale 31% a oltre il 50% del capitale), proprio nello stesso giorno in cui quest’ultima ha deciso di dare vita a un colosso nel Vecchio continente nel comparto dei veicoli pesanti.


“Il consiglio di sorveglianza – si apprende in una nota diramata ieri – nel corso di una riunione straordinaria ha autorizzato i vertici di Porsche ad avviare tutte le iniziative necessarie nel rispetto delle leggi antitrust a livello internazionale. Un’attività di revisione che dovrebbe essere conclusa entro qualche mese. Non appena avremo tutti i requisiti necessari Porsche potrà acquistare la maggioranza delle azioni in Volkswagen”.
Il nostro intento ha sottolineato Wendelin Wiedeking, numero della casa automobilistica sportiva tedesca, è di creare la più forte e innovativa casa automobilistica al mondo, capace di confrontarsi con i diversi concorrenti a livello mondiale. Porsche ha, tuttavia, precisato che la fusione delle due società non è al momento nei piani di Porsche. Questo annuncio arriva a circa un anno di distanza dal lancio dell’Opa da parte del gruppo di Stoccarda su Volksawgen a prezzi molto bassi, coinvolgendo ben pochi azionisti.


Mercato automobilistico europeo protagonista nella giornata di ieri. La casa automobilistica tedesca Volkswagen ha comunicato di avere aumentato la sua quota in Scania, produttore svedese di veicoli commericiali, mettendo le mani sulla quota posseduta da Investor, la holding della famiglia Swedish Wallenberg. Volksawagen ha così portato i diritti di voto in Scania dal 38 al 68,6%.
Se si guarda all’Italia

Nuovo calo per le immatricolazioni auto italiana a febbraio


Dalla Germania all’Italia il passo è breve. Nuovo rallentamento per il mercato italiano delle vetture. Secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti quasi 217 mila immatricolazioni sono state registrate in febbraio e nonostante la presenza di un giorno lavorativo in più, la flessione rilevata rispetto allo stesso mese dell’anno passato è stata pari al 3,9%. La presenza e l’influenza esercitata da altri fattori – quali un quadro politico complesso e l’aumento dei prezzi, in particolare quello dei carburanti legato alle quotazioni del petrolio-, rendono più cauti gli automobilisti che posticipano l’acquisto o la sostituzione di un’auto, nonostante la possibilità di usufruire degli incentivi statali contenuti nel decreto “Milleproroghe” (convertito in legge a fine mese).


Analizzando i dati più nel dettaglio, le marche nazionali – comprensive dei tre brand del gruppo Fiat, insieme a Ferrari, Maserati e Lamborghini-, con oltre 67.500 immatricolazioni hanno ottenuto una quota di mercato pari al 31,2%. I marchi Lingotto hanno parzialmente scontato il blocco della produzione che per alcuni giorni ha interessato le vetture Fiat e Lancia equipaggiate con motore 1.3 Multijet – a causa di un’anomalia di un componente di fornitura esterna.