Grandi manovre nel mercato automobilistico europeo
Sta per essere scritto un nuovo capitolo nella storia del mondo automobilistico europeo con la creazione di un impero da 150 miliardi di euro. A pochi giorni dall’apertura del salone automobilistico di Ginevra, in calendario dal 6 al 16 marzo, Porsche ha deciso di comunicare ufficialmente l’intenzione di incrementare la sua partecipazione in Volkswagen (portarla dall’attuale 31% a oltre il 50% del capitale), proprio nello stesso giorno in cui quest’ultima ha deciso di dare vita a un colosso nel Vecchio continente nel comparto dei veicoli pesanti.
“Il consiglio di sorveglianza – si apprende in una nota diramata ieri – nel corso di una riunione straordinaria ha autorizzato i vertici di Porsche ad avviare tutte le iniziative necessarie nel rispetto delle leggi antitrust a livello internazionale. Un’attività di revisione che dovrebbe essere conclusa entro qualche mese. Non appena avremo tutti i requisiti necessari Porsche potrà acquistare la maggioranza delle azioni in Volkswagen”.
Il nostro intento ha sottolineato Wendelin Wiedeking, numero della casa automobilistica sportiva tedesca, è di creare la più forte e innovativa casa automobilistica al mondo, capace di confrontarsi con i diversi concorrenti a livello mondiale. Porsche ha, tuttavia, precisato che la fusione delle due società non è al momento nei piani di Porsche. Questo annuncio arriva a circa un anno di distanza dal lancio dell’Opa da parte del gruppo di Stoccarda su Volksawgen a prezzi molto bassi, coinvolgendo ben pochi azionisti.
Se si guarda all’Italia
Nuovo calo per le immatricolazioni auto italiana a febbraio
Dalla Germania all’Italia il passo è breve. Nuovo rallentamento per il mercato italiano delle vetture. Secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti quasi 217 mila immatricolazioni sono state registrate in febbraio e nonostante la presenza di un giorno lavorativo in più, la flessione rilevata rispetto allo stesso mese dell’anno passato è stata pari al 3,9%. La presenza e l’influenza esercitata da altri fattori – quali un quadro politico complesso e l’aumento dei prezzi, in particolare quello dei carburanti legato alle quotazioni del petrolio-, rendono più cauti gli automobilisti che posticipano l’acquisto o la sostituzione di un’auto, nonostante la possibilità di usufruire degli incentivi statali contenuti nel decreto “Milleproroghe” (convertito in legge a fine mese).
Analizzando i dati più nel dettaglio, le marche nazionali – comprensive dei tre brand del gruppo Fiat, insieme a Ferrari, Maserati e Lamborghini-, con oltre 67.500 immatricolazioni hanno ottenuto una quota di mercato pari al 31,2%. I marchi Lingotto hanno parzialmente scontato il blocco della produzione che per alcuni giorni ha interessato le vetture Fiat e Lancia equipaggiate con motore 1.3 Multijet – a causa di un’anomalia di un componente di fornitura esterna.