Notizie Notizie Italia Google, nuovo record storico a 610 dollari per azione

Google, nuovo record storico a 610 dollari per azione

9 Ottobre 2007 07:04

Tempo un anno e potrebbe arrivare anche a toccare quota 700 dollari per azione. E’ la previsione della parte più ottimista degli analisti di mercato che seguono il titolo del più utilizzato motore di ricerca mondiale, Google, dopo il nuovo record storico stabilito ieri a 610 dollari. Viste le performance messe a segno dall’azione dal momento della quotazione, avvenuta nell’agosto di tre anni fa a 85 dollari, e i target “impossibili” già bruciati nel percorso che ha portato la compagnia di Mountain View a diventare una delle big cap del mercato, con una capitalizzazione di oltre 187 miliardi di euro davanti a colossi come Coca Cola e Ibm, non è assolutamente il caso di fare ironia sulla previsione.


D’altronde anche i 600 dollari per azione vaticinati dagli analisti a inizio 2006, quando il titolo valeva poco più di 400 dollari, sembravano un’ipotesi possibile ma non certo scontata e l’aver moltiplicato per oltre sette volte il suo valore iniziale nel giro di poco più di tre anni, rammenta quali siano le potenzialità di Google. Anche perché Google, il gigante creato da Larry Page e Sergey Brin, attualmente due degli uomini più ricchi del globo, fa tutto fuorchè rimanere fermo o riposarsi sugli allori.


Il lancio di servizi altamente innovativi, da Google Earth, alla possibilità di operare su una scrivania online con tutti gli applicativi per l’attività di ufficio disponibili in internet, si è affiancato a una serie ininterrotta di acquisizioni. Dal febbraio 2001 sono state quasi 50 le operazioni portate a termine dal quartier generale di Mountain View, da quelle più piccole ai grandi accordi che hanno portato in casa di Brin e Page, You Tube, America Online e la più recente, DoubleClick, società attiva nel comparto della pubblicità su internet.


Ed è proprio su questo settore che puntano oggi gli analisti di mercati, consci della sempre maggiore quantità di “advertising” che dalle pagine dei quotidiani stampati e dagli altri media si sta spostando verso la rete, un mezzo di comunicazione che permette di indirizzare in maniera più mirata la comunicazione pubblicitaria.


Dalle vette alle quali è giunta la quotazione di mercato del titolo Google, un po’ di vertigini sono giustificabili. E nella comunictà degli analisti finanziari c’è chi tende a dare un colpetto di freno, ricordando che non sarà semplice ripetere agli stessi livelli le performance del passato. Intanto, Google scalda i motori, in attesa della pubblicazione dei risultati trimestrali che verranno pubblicati il 18 ottobre prossimo e che suscitano grandi aspettative nel mercato.