Goldman Sachs: fase di backwardation sosterrà prezzi delle commodities
Scommettete sulle commodities: è il consiglio di Goldman Sachs, che ritiene che il comparto delle materie prime farà meglio, nel lungo termine, rispetto agli altri asset.
La divisione di ricerca della banca Usa ha confermato, stando a una nota che porta la data dell’11 dicembre, il rating “oveweight” a 12 mesi sul settore, aggiungendo di prevedere guadagni del 10% circa nel 2018.
Secondo Goldman, i buy saranno sostenuti dall’attuale fase di backwardation del mercato, dove i prezzi dei contratti di breve periodo sono più alti di quelli dei contratti a più lunga scadenza e dove i roll yield sono così positivi nel passaggio da un future a quello della scadenza successiva.
La forte domanda è un altro fattore bullish per il settore: da segnalare come il Bloomberg Commodoty Index sia salito del 6% circa dal secondo semestre di giugno, sulla scia delle scommesse degli investitori, che prevedono un’offerta più limitata e una richiesta più elevata per tutte le commodities, che si tratti di petrolio crude, cotone, benzina o metalli industriali.
Nel caso specifico del petrolio, Goldman Sachs non ritiene che il mercato tornerà in una situazione di contango (dove i prezzi dei futures sono più alti di quelli dei contratti a breve termine), nel 2018. Di conseguenza, a suo avviso, il roll yield positivo del crude garantirà ritorni, l’anno prossimo, pari al 15%.
Tra i metalli industriali, gli analisti del colosso bancario sono bullish soprattutto sul rame, e bearish soprattutto sull’alluminio:
“In entrambi i casi, la crescita globale robusta e sincronizzata manterrà forte la domanda dei metalli, con la differenza che sarà rappresentata, piuttosto, dalle dinamiche dell’offerta”.
E mentre l’offerta di rame, sottolinea Goldman Sachs, dovrebbe decelerare dopo il 2019, quella di alluminio dovrebbe salire sia in Cina, che in altri paesi produttori. (di qui, la view più ribassista sulle quotazioni dell’alluminio).
Sul rame, Goldman ha un target price di $7.050 la tonnellata per il metallo scambiato sul London Metal Exchange.
