Bitcoin, collassa arbitraggio futures-spot. E Taleb del cigno nero avverte: nessun modo per shortare bolla
Il lancio dei futures sul Bitcoin al CBOE è stato più che positivo, ma un avvertimento è arrivato con il collasso dell’arbitraggio tra il valore dei futures e quello del sottostante: arbitraggio che è crollato a circa $600 nella tarda serata, a causa degli smobilizzi sui futures che sono stati più forti degli acquisti sullo spot.
Dal premio dei futures sul sottostante, superiore al 13% Delle prime ore di trading, i futures sono arrivati a essere scambiati a un valore maggiore di quello spot di appena +4,5%.
Intervistato da Bloomberg Dave Weisberger, amministratore delegato di CoinRoutes, società attiva nel mercato delle criptovalute, ha affermato che l’ampio spread rappresenta un “grande problema di illiquidità, che Dovrebbe sparire”.
A suo avviso, “i futures oscilleranno tra una situazione di premio (rispetto al sottostante) e di sconto“. E “ho il sospetto che a un certo punto, forse a causa di un evento potenzialmente negativo, la situazione si rovescerà. I mercati salgono e scendono e per il Bitcoin le cose non andranno diversamente”.
Da segnalare che, nel loro primo giorno di contrattazioni, i futures – che scadono a gennaio – hanno chiuso in rialzo del 19,9%, a $18.545.
Il Bitcoin è salito nella stessa sessione di oltre +14%, a $17.261, stando al trend del Bitcoin Price Index di CoinDesk.
Un tale arbitraggio ha scatenato diversi commenti: Aaron Brown, ex managing director presso AQR Capital Management, ha affermato che “l’avvio delle contrattazioni sul mercato dei futures è stato un disastro sotto diversi punti di vista”.
I “futures – ha spiegato – avrebbero dovuto riflettere il prezzo del sottostante fisico, non essere sospesi per eccesso di rialzo due volte”.
Positiva invece l’opinione di Michael Kazley, co-fondatore di Crescent Crypto Asset Management che, pur ammettendo di aver previsto inizialmente un andamento dei futures più allineato a quello del Bitcoin, ha sottolineato che “il premio è un indicatore bullish”, che “può essere spiegato con la domanda proveniente da quegli investitori che vogliono esporsi al prezzo del Bitcoin ma che non possono o vogliono detenere i veri Bitcoin“.
Intanto, riguardo al livello che il Bitcoin potrà arrivare a testare, Nassim Nicholas Taleb, autore del saggio “Il cigno nero”, non ha escluso una fiammata dei prezzi del Bitcoin fino a $100.000.
La sua non è tuttavia una view positiva sull’asset, tutt’altro.
In un tweet, Taleb si rivolge a quella stupidaggine che circola tra i trader, che sperano di utilizzare i futures sul Bitcoin per shortare la criptovaluta e tutelarsi da una bolla. Ma non andrà così:
“No, non c’è modo di shortare la bolla sul Bitcoin in modo appropriato. E una qualsiasi strategia che non comporti opzioni è destinata a esplodere. Così come nessuno poteva inoltre escludere un valore di $5.000, e poi di $10.000, ora non si può escludere (che i prezzi volino a) $100.000″.
(in fase di scrittura)