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Goldman Sachs bullish sull’economia USA

16 Gennaio 2024 16:46

Secondo Goldman Sachs l’economia americana crescerà più del doppio rispetto al consenso di mercato nel 2024. La banca di Wall Street esclude inoltre le probabilità di una recessione negli Stati Uniti a differenza della maggioranza degli economisti, che vedono uno scenario recessivo al 50%. Ma vediamo nel dettaglio perché la loro view è più ottimista rispetto a quella delle altre case di investimento.

Secondo Goldman Sachs, l’economia USA crescerà del 2%

Il team di economisti di Goldman guidato da Jan Hatzius ha affermato di prevedere che il Pil degli Stati Uniti crescerà del 2% su base annuale nel quarto trimestre del 2024, rispetto alle stime di consenso di Bloomberg di una crescita dello 0,9%. Inoltre sul lato recessione secondo il team di Goldman c’è una probabilità inferiore al 20% di una recessione negli Stati Uniti nei prossimi 12 mesi, mentre il consenso di Bloomberg si attesta intorno al 50%.

Goldman Sachs, le previsioni di crescita del Pil USA nel 2024

I 10 rischi secondo Goldman

Il primo rischio percepito da molti è un rallentamento dei consumi qualora la spesa si dovesse dimostrare insostenibile, o dovesse aumentare il tasso di risparmio degli americani dai livelli attuali relativamente bassi o uno scenario in cui le famiglie esauriscano i risparmi in eccesso.

Di fronte a questo rischio Goldman prevede una crescita dei consumi del 2% nel 2024. Il motivo secondo la banca è che la crescita del salario reale rimarrà positiva accompagnata però da una diminuzione dell’inflazione. Mentre il mercato del lavoro, che secondo Goldman rimarrà solido, incoraggerà la spesa e contrariamente alle aspettative l’esaurimento dei risparmi in eccesso non avrà l’impatto che alcuni temono.

“Mentre le spese delle famiglie a basso reddito, i cui redditi sono stati maggiormente aumentati dagli incentivi legati alla pandemia, inizialmente hanno superato la tendenza, si sono normalizzate già da un po’,” si legge nel report di Goldman.

Ricchezza delle famiglie americane

 

Questo ragionamento ci collega alla seconda preoccupazione che invece riguarda l’aumento dei tassi di inadempienza e dei default da parte dei consumatori.” Questi due riflettono principalmente una normalizzazione da livelli molto bassi degli ultimi anni, tassi di interesse più alti e prestiti più rischiosi, non cattive condizioni finanziarie delle famiglie,” sostiene la banca.

Il prossimo timore riguarda una peggiore deteriorazione del mercato del lavoro. Goldman ritiene che questo scenario sia improbabile dato che le offerte di lavoro sono ancora elevate e il tasso di licenziamenti è ancora basso.

“Nonostante alcuni recenti dati relativi al mercato del lavoro USA sono stati più deboli, i segnali statisticamente più affidabili come la crescita costante dei salari e il nostro tracker di crescita complessiva dell’occupazione rimangono solidi,” scrivono gli economisti.

Un altra preoccupazione che hanno espresso alcuni osservatori riguarda la limitata ampiezza della crescita occupazionale, recentemente dominata dai settori sanitario, dei servizi e dell’ospitalità e quello dell’amministrazione pubblica.

Ma secondo Goldman ci sono diverse ragioni per cui questo non è un problema così grave, tra cui il fatto che questi tre settori non sono affatto modesti in termini di dimensioni, rappresentando il 40% dell’occupazione. Non per caso sono uno dei principali motivi per cui hanno attirato manodopera è che erano sottostaffati e hanno aumentato la paga ai lavoratori.

Stato del mercato del lavoro Usa

Il quinto punto della lista riguarda la prospettiva di un aumento dei fallimenti societari. Goldman sostiene che le grandi e piccole società si trovano in una “solida posizione finanziaria” e che il numero attuale di fallimenti è ancora ben al di sotto dei livelli pre-pandemia. “Anche se i fallimenti delle grandi aziende sono leggermente più alti, sono tornati ai livelli del 2019,” spiega Goldman.

Un altro dei temi che temono gli osservatori è lo stress aziendale è l’imminente “muro” di scadenza del debito, perché le società sono costrette a finanziarsi a tassi di interesse più alti. Ma secondo la banca di Wall Street l’impatto sarà modesto, con un aumento delle spese aziendali per interessi che ridurrà la crescita degli investimenti di capitale dello 0,1% nel 2024 e dello 0,25% nel 2025, e le assunzioni di 5.000 posti di lavoro al mese nel 2024 e 10.000 al mese nel 2025.

“L’effetto è limitato in parte perché l’aumento delle spese per interessi dovrebbe essere solo moderato e in parte perché gli aumenti delle spese per interessi hanno solo effetti modesti sugli investimenti di capitale e sulle assunzioni,” afferma Goldman.

Un tema che preoccupa tanto è il settore immobiliare commerciale, poiché il lavoro a distanza lascia molti edifici per uffici a metà capacità e finanziariamente non sostenibili. Ci sono preoccupazioni che alcuni creditori avranno difficoltà ad assorbire le perdite sui loro portafogli immobiliari commerciali. Ma Goldman evidenzia che sono gli uffici in particolare e non l’immobiliare commerciale in generale a affrontare un grosso problema e che i prestiti per uffici rappresentano solo l’2% o il 3% dei portafogli di prestiti delle banche.

Altri fattori che Goldman ritiene non siano un problema così grave, nonostante siano una preoccupazione per gli osservatori sono: il progressivo affievolirsi del supporto fiscale, ma secondo Goldman non sarà il freno che gli osservatori temono, e una stretta del credito bancario, ma sempre secondo la banca le piccole imprese non hanno segnalato una grave mancanza di accesso al credito.