Notizie Risparmio Gli errori nella gestione degli investimenti: italiani poco pazienti e movimentano troppo il portafoglio

Gli errori nella gestione degli investimenti: italiani poco pazienti e movimentano troppo il portafoglio

15 Luglio 2019 16:53

Gli italiani sono troppo attivi in quanto detengono gli investimenti per un periodo decisamente inferiore ai cinque anni raccomandati dai consulenti professionisti. Inoltre, prendono decisioni in maniera reattiva.  Dalla ricerca Schroders Global Investor Study 2019 evidenzia come la durata media dell’investimento degli italiani sia di 2,2 anni, meno della metà dei 5 anni consigliati e inferiore alla media di tutti i paesi coinvolti nella ricerca che è di 2,6 anni.

Inoltre, gli italiani guardano con attenzione all’andamento dei loro investimenti con l’80% degli intervistati che monitora almeno una volta al mese l’andamento dei propri investimenti.

 

Volatilità e reazione ‘eccessiva’ degli investitori

Lo Schroders Global Investor Study 2019 si concentra sul comportamento degli investitori in una fase di volatilità. Nel caso del picco di volatilità dei mercati negli ultimi 3 mesi del 2018, oltre il 64% degli italiani ha apportato cambiamenti al profilo di rischio dei propri investimenti in risposta diretta all’instabilità, risultando sostanzialmente in linea con l’analoga scelta del 70% degli investitori globali ed europei.

Più in dettaglio, mentre il 36% degli investitori italiani dichiara di essersi spostato su investimenti con rischio inferiore (37% il dato globale, 35% quello europeo) e il 15% di aver allocato parte del portafoglio in liquidità (21% a livello globale, 18% in Europa), il 31% si è mosso invece verso opzioni con un livello di rischio elevato (35% a livello globale, 38% in Europa), manifestando un comportamento più aggressivo. Poco più di un terzo (36%), infine, ha mantenuto invariata la propria allocazione al rischio, rispetto al 30% globale e 30% europeo.

“Le oscillazioni dei mercati terranno sempre gli investitori sulle spine, ma la chiave è concentrarsi sul lungo periodo. Interrompere e modificare gli investimenti, soprattutto durante le fasi più impegnative dei mercati, si rivela spesso controproducente per i portafogli e conduce alla fine a rendimenti deludenti”, rimarca Charles Prideaux, Global Head of Product and Solutions, Schroders.

 

I giovani hanno più frenesia nel muovere il portafoglio

I Millennial italiani risultano avere meno pazienza delle generazioni più anziane, mantenendo gli investimenti in media per 1,9 anni (al pari della media globale) contro una media di 2,6 per i baby boomer italiani (3,7 a livello globale, 3,5 a livello europeo). Quasi metà (48%) dei Millennial italiani (53% il dato globale, 49% quello europeo) ritiene che il pericolo maggiore per i propri investimenti sia non assumere abbastanza rischio per poter raggiungere i propri obiettivi.

Questo approccio di breve termine potrebbe essere dettato dal fatto che gli investitori italiani si aspettano in media un rendimento totale (income e growth) dell’8,1% all’anno per il prossimo quinquennio. Le aspettative sono più contenute rispetto a quelle della media globale, pari al 10,7%, ed europea, equivalente al 9,0%. Rispetto agli investitori globali, il rendimento atteso dagli italiani contrasta meno con il calo netto registrato nel 2018 dalle principali piazze azionarie come l’S&P e il FTSE 100. Il rendimento medio annuale dell’S&P 500 a partire dal suo avvio nel 1957 è inferiore all’8%.

 

Dal punto di vista geografico, gli investitori nel continente americano hanno le aspettative di rendimento più elevate, al 12,4%, contro il 9% degli europei. Nonostante le aspettative più realistiche, il 50% degli italiani dichiara di non aver ottenuto ciò che desiderava dai propri investimenti negli ultimi 5 anni, in linea con il 51% degli investitori globali e il 52% di quelli europei.

 

In effetti, circa il 7% degli italiani (10% il dato globale, 9% quello europeo) ritiene di non aver mantenuto i propri investimenti abbastanza a lungo.