Notizie Notizie Mondo La giostra dell’M&A gira sempre piu’ veloce nel Vecchio continente

La giostra dell’M&A gira sempre piu’ veloce nel Vecchio continente

30 Maggio 2007 16:04

Il Merger & Acquisition ha subito una forte accelerazione in Europa con operazioni che sempre più spesso coinvolgono candidati di grandi dimensioni e mettono in campo somme straordinatiamente elevate. Reto Stiffler, gestore del Julius Baer Europe Leading Stock Fund, fa il punto sullo scenario attuale nel Vecchio continente. “Ormai anche le grandi aziende, per esempio quelle del DJ Stoxx50, cominciano a diventare obiettivi di acquisizioni. Nelle ultime settimane diverse società sono contemporaneamente finite nel mirino. Quella probabilmente di maggior spicco è Abn Amro. Qui l’acquisizione dovrebbe ormai essere cosa fatta. Sul mercato circolano pure voci che Rio Tinto sarà ripresa da BHP Billiton, facendo salire del 35% i titoli Rio Tinto. Inoltre Société Générale, Barclays e Anglo American vengono attualmente scambiate come altre possibili candidate, sottolinea Stiffler. In questo scenario il DJ Stoxx50 ha superato dello 0,5% il più ampio MSCI Europa Index in aprile. “Negli ultimi anni si è ripetutamente osservato che le grandi aziende denotano una migliore performance rispetto all’insieme del mercato – prosegue l’esperto di Julius Baer -. Nella fase attuale è tuttavia interessante che ciò si verifichi durante un rialzo dei mercati azionari. Sale così la probabilità che la settennale fase di outperformance delle piccole e medie imprese volga al termine”.


L’andamento del settore delle materie prime convalida questa sovraponderazione delle big cap. Il rame per esempio, la materia prima attualmente più considerata, è tornata ai massimi storici. Ciò risiede, secondo Reto Stiffler, anche nel fatto che le importazioni di rame da parte della Cina non sono mai state così elevate. Inoltre potrebbe essere imminente un’importante fusione o acquisizione. “Come già menzionato, Rio Tinto e BHP Billiton sono nel mirino. In caso di un’acquisizione Xstrata e Anglo American dovrebbero seguire, quindi l’ondata di acquisizioni raggiungerà probabilmente la retroguardia, dove potrebbero essere pagati premi molto più elevati. Il management di Xstrata punta tuttora sull’espansione. Per anni gli analisti hanno sottovalutato il potenziale della società, pertanto le previsioni continuano ad essere oggetto di poderose revisioni al rialzo. Le cifre trimestrali hanno in parte deluso, ma sono da attribuire ad effetti straordinari, che nel secondo trimestre dovrebbero essere compensati. Grazie ai bilanci molto solidi Boliden potrebbe prossimamente tornare ad essere trattata come oggetto di acquisizione. KGHM, il maggior gruppo minerario di rame e argento in Europa, è attualmente ancora più conveniente di Boliden con un P/E di 6 e negli ultimi due anni ha registrato un rendimento del dividendo del 10%. Le società del settore assicurativo denotano tuttora valutazioni convenienti e anch’esse potrebbero essere oggetto di fusioni o acquisizioni”, argomenta l’esperto della casa d’affari elvetica.


Il guru degli investimenti Warren Buffet, per esempio, ha a disposizione 40 miliardi di liquidità che, com’è noto, colloca soltanto in aziende che capisce. Tra queste si annovera in primo luogo il settore assicurativo, all’interno del quale Julius Baer punta su Allianz, Münchner Rück e Zurich, tutte con un P/E inferiore a 10. “Recentemente Münchner Rück ha annunciato un programma di riacquisto di oltre il 10% delle azioni in circolazione ed entro il 2010 il management prevede una crescita degli utili superiore al 10% l’anno. Aumentano i rischi nel settore bancario Recentemente le banche diventano molto innovative. Con la cartolarizzazione dei rischi la creazione di credito e il moltiplicatore monetario hanno potuto essere aumentati. Così i rischi non sono stati accumulati in bilancio. Tuttavia la cartolarizzazione è la migliore alternativa solo a condizione che i costi siano inferiori al tasso di insolvenza dei crediti. Ma per i titoli bancari sarà difficile ottenere una outperformance partendo dall’attuale livello. Nel fondo il settore è così decisamente sottoponderato, mentre sono fortemente sovraponderate le assicurazioni. Il settore finanziario risulta pertanto sottoponderato solo di poco”, ha concluso Stiffler.