Giorgetti a Di Maio: ‘vada davvero in procura. Scoprirà che ‘manina’ è casa M5S. Così governo non va molto lontano’
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"Io sono una persona per bene. Non consento a nessuno di alludere a complotti e trame oscure, con dichiarazioni così scomposte. Se si continua ad attaccare chi prova a tenere in piedi la baracca, il governo non andrà molto lontano. Spero Luigi Di Maio ci vada davvero, in procura. Scoprirà che la famosa "manina" è in casa loro. Ma occhio, così loro si vanno a schiantare". Così al quotidiano Repubblica il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (e vicesegretario della Lega Nord) Giancarlo Giorgetti commenta le accuse del M5S secondo cui sarebbero stati lui e Massimiliano Garavaglia, i registi che avrebbero portato la "manina" a manipolare il testo del decreto fiscale, allargando le maglie del condono.
E sulla necessità del CdM sul decreto fiscale invocata dal vicepremier pentastellato Luigi Di Maio, accolta poi dal premier Giuseppe Conte, il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato:
"Il decreto resta. Non possiamo approvare un decreto e modificarlo il giorno dopo". E ancora: "Non si può costruire di giorno e smontare di notte. Non ci sono regie occulte, invasioni degli alieni oppure scie chimiche".
E sulla necessità del CdM sul decreto fiscale invocata dal vicepremier pentastellato Luigi Di Maio, accolta poi dal premier Giuseppe Conte, il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato:
"Il decreto resta. Non possiamo approvare un decreto e modificarlo il giorno dopo". E ancora: "Non si può costruire di giorno e smontare di notte. Non ci sono regie occulte, invasioni degli alieni oppure scie chimiche".