Crisi governo, scontro M5S e Lega su decreto fiscale. Conte minaccia dimissioni
Nel bel mezzo dello scontro tra il M5S e la Lega sul decreto fiscale, e sulla necessità di indire un secondo Consiglio dei Ministri negata dal leader leghista Matteo Salvini, il premier Giuseppe Conte avrebbe minacciato di rassegnare le dimissioni.
Tutto questo, mentre Di Maio insiste sulla necessità di modificare le disposizioni sulla pace fiscale, dopo l'accusa di una "manina" che avrebbe manipolato il testo.
"Il M5s non voterà un salvacondotto per i furbi, per gli evasori che fanno riciclaggio e autoriciclaggio. Non possiamo rendere immuni i furbi", ha detto il vicepremier pentastellato.
"Se il decreto non sarà modificato, rischia di saltare tutto", affermano intanto alcune autorevoli fonti parlamentari dei 5 stelle, stando a quanto riporta l'agenzia di stampa AGI, che non sono disposte a cedere di un millimetro su questi punti.
Conte, dopo aver minacciato di dimettersi, da Bruxelles cerca di mediare tra i due partiti, decide a favore di un Consiglio dei ministri per la giornata di sabato sul decreto fiscale, e da Bruxelles, alla prospettiva di una crisi di governo, afferma: "Prospettiva improbabile e futuribile".
Tutto questo, mentre Di Maio insiste sulla necessità di modificare le disposizioni sulla pace fiscale, dopo l'accusa di una "manina" che avrebbe manipolato il testo.
"Il M5s non voterà un salvacondotto per i furbi, per gli evasori che fanno riciclaggio e autoriciclaggio. Non possiamo rendere immuni i furbi", ha detto il vicepremier pentastellato.
"Se il decreto non sarà modificato, rischia di saltare tutto", affermano intanto alcune autorevoli fonti parlamentari dei 5 stelle, stando a quanto riporta l'agenzia di stampa AGI, che non sono disposte a cedere di un millimetro su questi punti.
Conte, dopo aver minacciato di dimettersi, da Bruxelles cerca di mediare tra i due partiti, decide a favore di un Consiglio dei ministri per la giornata di sabato sul decreto fiscale, e da Bruxelles, alla prospettiva di una crisi di governo, afferma: "Prospettiva improbabile e futuribile".