Notizie Notizie Italia I giocattoli a marchio Giochi Preziosi in Borsa entro 15 mesi

I giocattoli a marchio Giochi Preziosi in Borsa entro 15 mesi

22 Marzo 2007 14:50

I Gormiti di Giochi Preziosi – i “mostri buoni” che stanno impazzando tra i bambini – finiranno in Borsa entro 15 mesi. Lo ha detto il presidente, fondatore e azionista con una partecipazione del 47,7% del gruppo dei giocattoli, Enrico Preziosi, nel corso dell’incontro con la comunità finanziaria di questa mattina. “Vogliamo quotarci nell’arco di 15 mesi – afferma Preziosi, utilizzando un paragone sportivo probabilmente non a caso visto che è anche presidente nonché proprietario della squadra calcistica del Genoa – e ci stiamo allenando per farlo, perché sappiamo cosa vuol dire andare sul mercato”. “L’intenzione è quella di andare in Borsa – aggiunge Sergio Sambonet, presidente del fondo di private equity 3i, che ha in mano il 51,71% di Ludica spa, che a sua volta controlla al 100% la Giochi Preziosi spa – tramite una Offerta pubblica di vendita e sottoscrizione (Opvs) e dunque un mix di vendita di titoli da parte degli azionisti e di aumento di capitale, anche perché crediamo che il brand possa avere un fortissimo appeal per gli investitori. Non sappiamo ancora quante azioni metteremo sul mercato, ma l’obiettivo ultimo sarebbe quello di entrare a far parte del segmento delle blue chip, per la cui quotazione è richiesto un flottante minimo del 30%”.


Proprio in vista dell’Ipo il management della società ha messo a punto un piano industriale triennale riferito al periodo 2007-09 che stabilisce una serie di obiettivi, comunque “prudenziali”, come precisato dallo stesso Preziosi, e quindi “di raggiungimento praticamente certo”. Il business plan stima per il 2009 ricavi pari a 824,5 milioni di euro, con una crescita media annua ponderata (Cagr) nell’ordine del 6%, un margine operativo lordo (Ebitda) a quota 93,9 milioni, con un Cagr del 13% e corrispondente a un Ebitda margin pari all’11,4%, e un indebitamento finanziario netto in discesa a 199,9 milioni di euro, rispetto ai 274 milioni del 2006. “Un’operazione che servirà ad abbattere di 60 milioni di euro l’indebitamento – spiega Ottavio Pozzi, uno dei due amministratori delegati della società – è l’accordo di spin-off immobiliare con Morgan Stanley, a cui Giochi Preziosi venderà una serie di immobili, per poi riaffittare a prezzo vantaggioso gli immobili venduti. Il ricavo netto dell’operazione post imposte e costi generali è appunto di 60 milioni di euro circa, che ci serviranno ad abbattere il debito”.


Per quanto invece concerne i target di più breve termine, la società produttrice dei Gormiti prevede di totalizzare al 30 giugno 2007, quando si chiuderà l’esercizio in corso, un fatturato di 723 milioni di euro. Non solo, ma il gruppo stima anche di tornare all’utile, dopo che il bilancio pro-forma (che rappresenta un esercizio virtuale poiché simula, in ottemperanza alle richieste della Consob, che l’operazione di fusione della Giochi Preziosi in Gpa sia avvenuta il primo luglio 2005 e non il primo settembre dello stesso anno, come invece è effettivamente accaduto, comprendendo così un conto economico di 12 mesi della incorporata anziché di 10) al 30 giugno 2006 ha mostrato una perdita di gruppo pari a 9,67 milioni di euro. Al 30 giugno 2007 la società vede come raggiungibile un utile netto di 7 milioni di euro, mentre al 2009 lo stesso dato è visto a 22 milioni di euro.

 

Nel semestre terminato al 31 dicembre dello scorso anno invece Giochi Preziosi ha messo a segno ricavi pari a 432,3 milioni di euro, un Ebitda a quota 65,8 milioni e un utile netto di 15,3 milioni. Il management ha tuttavia precisato che il bilancio semestrale, da cui emergono risultati “particolarmente positivi”, non è replicabile su base annua e dunque sui 12 mesi, in quanto il business caratteristico del gruppo beneficia soprattutto del momento natalizio, chiaramente già passato e contabilizzato appunto nella semestrale al 31 dicembre 2006.