I giocattoli a marchio Giochi Preziosi in Borsa entro 15 mesi
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I Gormiti di Giochi Preziosi – i “mostri buoni” che stanno impazzando tra i bambini – finiranno in Borsa entro 15 mesi. Lo ha detto il presidente, fondatore e azionista con una partecipazione del 47,7% del gruppo dei giocattoli, Enrico Preziosi, nel corso dell’incontro con la comunità finanziaria di questa mattina. “Vogliamo quotarci nell’arco di 15 mesi – afferma Preziosi, utilizzando un paragone sportivo probabilmente non a caso visto che è anche presidente nonché proprietario della squadra calcistica del Genoa – e ci stiamo allenando per farlo, perché sappiamo cosa vuol dire andare sul mercato”. “L’intenzione è quella di andare in Borsa – aggiunge Sergio Sambonet, presidente del fondo di private equity 3i, che ha in mano il 51,71% di Ludica spa, che a sua volta controlla al 100% la Giochi Preziosi spa – tramite una Offerta pubblica di vendita e sottoscrizione (Opvs) e dunque un mix di vendita di titoli da parte degli azionisti e di aumento di capitale, anche perché crediamo che il brand possa avere un fortissimo appeal per gli investitori. Non sappiamo ancora quante azioni metteremo sul mercato, ma l’obiettivo ultimo sarebbe quello di entrare a far parte del segmento delle blue chip, per la cui quotazione è richiesto un flottante minimo del 30%”.
Proprio in vista dell’Ipo il management della società ha messo a punto un piano industriale triennale riferito al periodo 2007-09 che stabilisce una serie di obiettivi, comunque “prudenziali”, come precisato dallo stesso Preziosi, e quindi “di raggiungimento praticamente certo”. Il business plan stima per il 2009 ricavi pari a 824,5 milioni di euro, con una crescita media annua ponderata (Cagr) nell’ordine del 6%, un margine operativo lordo (Ebitda) a quota 93,9 milioni, con un Cagr del 13% e corrispondente a un Ebitda margin pari all’11,4%, e un indebitamento finanziario netto in discesa a 199,9 milioni di euro, rispetto ai 274 milioni del 2006. “Un’operazione che servirà ad abbattere di 60 milioni di euro l’indebitamento – spiega Ottavio Pozzi, uno dei due amministratori delegati della società – è l’accordo di spin-off immobiliare con Morgan Stanley, a cui Giochi Preziosi venderà una serie di immobili, per poi riaffittare a prezzo vantaggioso gli immobili venduti. Il ricavo netto dell’operazione post imposte e costi generali è appunto di 60 milioni di euro circa, che ci serviranno ad abbattere il debito”.