Giappone: la BoJ rimane alla finestra e non amplia il piano di stimoli straordinari
Niente ulteriori stimoli all’economia giapponese, almeno per il momento. La Bank of Japan ha lasciato i tassi di interesse invariati nel range 0-0,1%. Decisione ampiamente attesa dal mercato che però si aspettava qualche novità sul piano di quantitative easing che invece è rimasto inalterato. Il meeting odierno della banca centrale nipponica non ha infatti portato a nuovi stimoli straordinari nonostante la caduta in recessione sancita dai dati sul pil del primo trimestre arrivati ieri. Confermata pertanto l’entità del piano di stimoli da 30 mila miliardi di yen e di quello di acquisto di asset per 10 mila miliardi di yen. Attendismo della BoJ che allontana la prospettiva di un ulteriore allentamento monetario anche alla luce del fatto che il vice-governatore, Kiyohiko Nishimura, ha votato per la conferma dell’attuale entità del QE, mentre il mese precedente si era espresso a favore di un aumento dell’entità del piano di acquisti di asset.
Ieri il primo ministro giapponese, Naoto Kan, aveva rimarcato che il governo si auspica azioni “adeguate e flessibili” della banca centrale per sostenere l’economia. In merito all’ipotesi di acquisto di titoli governativi da parte della BoJ ventilata da alcuni membri del Partito Democratico, Kan ha sottolineato che tale operazione è vietata per legge e porterebbe a pressioni ribassiste sullo yen (l’acquisto di titoli di stato diventerebbe possibile se avallato dal Parlamento, ndr).
Nel primo trimestre 2011 l’economia nipponica ha evidenziato un calo del pil del 3,7% annualizzato a causa soprattutto degli effetti del terremoto-tsunami che ha colpito il Paese lo scorso 11 marzo. Nello statement odierno della BoJ si sottolinea come l’economia è attesa a un ritorno a un moderata crescita nel corso della seconda metà dell’anno fiscale 2011 con la produzione che dovrebbe riacquistare vigore. La BoJ si è comunque detta pronta ad ampliare le misure di stimolo monetario se la situazione lo renderà necessario. A fine aprile la banca centrale giapponese aveva rivisto al ribasso le proprie previsioni alla luce degli effetti del disastro dell’11 marzo, portando le stime per l’anno fiscale 2011-2012 a +0,6% dal +1,6% precedentemente stimato.
Un sondaggio Bloomberg evidenzia che la maggioranza degli analisti si attende tassi fermi ai minimi fino al 2013, con alcuni esperti che li vedono addirittura fermi fino al 2014.
La valuta nipponica non ha reagito allo statement della BoJ con il cross dollaro/yen che si mantiene in trading range con quotazioni a 81,62 yen alle ore 10.25. Nuova seduta negativa invece per l’azionario giapponese che ha perso terreno sul finale di giornata. L’indice Nikkei ha ceduto lo 0,14% a 9.607 punti, mentre l’allargato Topix ha lasciato sul terreno lo 0,50%. In evidenza Toshiba in scia all’accordo per l’acquisto della svizzera Landis+Gyr per 2,3 miliardi di dollari in contanti. La borsa di Tokyo archivia così l’ottava con un bilancio negativo dello 0,43%.