E’ già tempo di trimestrali a Wall Street. Alcoa apre le danze
Riparte la stagione delle trimestrali negli Stati Uniti. A meno di ventiquattr’ore dall’avvio ufficiale della stagione dei conti le indicazioni sulle attese che arrivano sono contrastanti. Per il momento, tutti sembrano concordi nel dire che la crescita ci sarà, ma sarà inferiore ai trimestri precedenti. Stando ai dati Thomson Reuters nel 2010 i dati sull’utile per azione (Eps) per le compagnie quotate sull’S&P500 hanno segnato un progresso superiore al 40%. Mentre per i primi tre mesi dell’anno i rialzi attesi sono intorno al 13%. Per gli esperti di Nomura “il primo trimestre 2011 sarà migliore rispetto agli ultimi tre mesi del 2010, ma i ricavi potrebbero essere al di sotto i livelli visti un anno prima”.
Come da tradizione, l’apertura della “earning season” spetterà ad Alcoa, il colosso dell’alluminio di Pittsburgh. La società mineraria alzerà il velo sui conti del primo trimestre questa sera dopo la chiusura dei mercati. E il consenso indica una trimestrale migliore delle attese in scia all’aumento dei prezzi dell’alluminio. Secondo le stime di Bloomberg la società mineraria statunitense dovrebbe registrare profitti, escluse le poste non ricorrenti, pari a 27 centesimi per azione. Ciò rappresenterebbe il maggior profitto per il gruppo minerario dal terzo trimestre 2008, quando le commodity imboccarono la strada dei ribassi in balia della crisi finanziaria mondiale. Un miglioramento favorito dalla performance dell’alluminio che è salito del 15% nel corso dello scorso anno grazie al miglioramento della domanda per il metallo, usato nelle costruzioni, nell’industria automobilistica e in quella delle lattine.
Anche gli analisti di Goldman Sachs sono convinti che lo slancio rialzista dei prezzi dell’alluminio potrebbe favorire Alcoa. Gli esperti della banca americana qualche settimana fa hanno infatti ritoccato verso l’alto le stime sui profitti del primo trimestre, portandole a 0,28 da 0,25 dollari. “Crediamo che i recenti aumenti dei prezzi dell’alluminio – si legge in un report della banca americana – accompagnati da un miglioramento stagionale in molti dei mercati finali saranno i drivers chiave dei profitti di Alcoa nel primo quater”. Tuttavia,gli analisti guarderanno anche ai costi e alla produttività, preoccupati che il caro greggio e l’aumento delle materiali grezzi possano aver già intaccato gli utili delle società.
Che il primo trimestre dell’anno in corso regalerà delle sorprese positive per Alcoa, e più in generale per i gruppi delle materie prime ed energetici, è un’idea condivisa anche dal Financial Times. Secondo quanto riportato dalle colonne del quotidiano finanziario inglese in edicola oggi “i profitti delle compagnie delle materie prime potrebbero registrare una crescita del 44% rispetto all’analogo trimestre 2010 grazie al rialzo dei prezzi dei metalli, del petrolio e del grano”. Crescita a doppia cifra attesa anche per gli energetici (+23%).
Per contro, secondo il Financial Times, i finanziari potrebbero riservare delle cattive sorprese. Le prime indicazioni arriveranno mercoledì prossimo, quando Jp Morgan darà il via alla stagione delle trimestrali per il comparto bancario. Negli ultimi giorni, la banca statunitense è tornata sotto i riflettori per i maxi bonus del presidente e amministratore delegato James Dimon che nel 2010 si è portato a casa oltre 20 milioni di dollari. Qualche incertezza sulla cifra esatta ancora rimane: 20,8 milioni guardando alle stime dell’Associated Press, fino a 23 milioni per Bloomberg. Sempre in settimana, venerdì prossimo, anche Bank of America comunicherà i conti trimestrali.
Tra i tecnologici, attesi in settimana i conti di Google (giovedì). Saranno i primi risultati trimestrali dopo il cambio al vertice annunciato a gennaio, quando Schmidt ha lasciato la poltrona di ceo dopo quasi 10 anni a favore del co-fondatore Larry Page.