Germania: Bundesbank lancia allarme su rischio bolla immobiliare
La Bundesbank, la banca centrale tedesca, lancia un allarme sul mercato immobiliare in Germania. L’istituto ha rilevato come negli ultimi tre anni i prezzi degli appartamenti nelle grandi città del Paese siano aumentati progressivamente tanto che potrebbero essere sopravvalutati di ben il 20%. La Bundesbank teme che questo andamento si diffonda anche nelle città rurali, facendo scoppiare una vera e propria bolla immobiliare in Germania, motore dell’economia europea. L’allarme lanciato dalla banca tedesca ora rischia di alimentare le polemiche sulla politica monetaria (con tassi di interesse al minimo storico dello 0,5%) della Bce, facendo emergere la sua inadeguatezza per l’economia tedesca.
Nel rapporto di ottobre, diffuso ieri sera, la Bundesbank sottolinea come l’aumento dei prezzi delle abitazioni sia evidente soprattutto nelle sette maggiori città della Germania (Berlino, Amburgo, Monaco, Colonia, Francoforte, Stoccarda e Dusseldorf), ma si stia rapidamente diffondendo non solo nelle zone rurali del Paese ma anche in altri Paesi del mondo. Si pensi a Londra, ma anche a Hong Kong e Singapore oppure Oltreoceano, a New York e Washington. Un andamento in forte contrasto con il resto dell’Eurozona, dove i prezzi delle case sono scesi drasticamente a seguito della bolla immobiliare in Spagna.
Ma come è successo? Il trend, secondo la Bundesbank, riflette la mancanza di opportunità per gli investitori alla ricerca di un rifugio sicuro e di rendimenti più alti rispetto alle attività tradizionali, come obbligazioni e azioni. Tutto avrebbe avuto inizio con l’afflusso di investimenti immobiliari causato dallo scoppiare della “bolla” negli Stati uniti e in diversi mercati europei. Una propensione che è stata poi sostenuta dalla politica della Bce. I bassi tassi di interesse, imposti per via della crisi economica globale, hanno reso i mutui più accessibili e indotto i risparmiatori a preferire investimenti alternativi.