Generali alza il velo sul piano strategico, attesa per le linee guida di Greco
Il conto alla rovescia è quasi terminato. Lunedì mattina Generali alzerà il velo sul nuovo piano strategico, nel corso dell’Investor Day londinese della compagnia assicurativa. Alle 11.30 la presentazione sarà affidata al Group Ceo del Leone, Mario Greco, mentre nel primo pomeriggio sono previsti gli interventi di Alberto Minali, responsabile della parte finanziaria, e di Sergio Balbinot, a capo delle attività assicurative. L’attesa del mercato è grande, visto che numerose case d’affari aspettanno di conoscere i dettagli del piano per fornire il loro giudizio sul futuro potenziale del terzo gruppo assicurativo europeo.
Negli ultimi tempi Generali non è stata con le mani in mano. Prima di Natale a Trieste è stato approvato il nuovo assetto delle attività assicurative in Italia e un piano di investimenti di circa 300 milioni di euro nei prossimi tre anni. Dai 10 brand attuali presenti sul territorio nazionale (Generali, Ina, Assitalia, Alleanza, Toro, Genertel, Genertel Life, Augusta, Lloyd Italico, Fata) il riassetto porterà all’operatività di tre sole compagnie, a cui faranno riferimento nel 2015 altrettanti brand, aree di business e canali distributivi. La nuova Assicurazioni Generali Italia sarà pienamente operativa dal novembre 2013 e il riassetto si completerà nel 2015.
“Il piano ci sembra la logica evoluzione della strategia del gruppo in Italia dopo la ristrutturazione del 2006-2009”, avevano scritto gli analisti di JP Morgan sottolineando però che la compagnia “non ha fornito nessun dettaglio finanziario sui benefici che potrebbero arrivare entro il 2015”. Dettagli che tutti aspettano lunedì mattina in occasione dell’Investor Day.
Mario Greco dovrà inoltre fornire le ultime novità sulle dismissioni delle attività non strategiche, oltre a quelle già annunciate di Bsi e Generali Usa. Le risorse che verranno raccolte da queste cessioni, aveva spiegato Greco al Financial Times, saranno dirottate sui mercati emergenti e per l’espansione in Cina. L’Ad del Leone ha escluso il ricorso ad aumenti di capitale, anche perchè nell’immediato futuro non dovrebbero esserci all’orizzonte acquisizioni importanti.