Generali alla prova dei conti: tutte le stime su utili e dividendi

La stagione di trimestrali di Piazza Affari volge al termine e l’ultimo appuntamento rilevante per quanto riguarda le società del Ftse Mib è in programma domani, con i risultati di Generali in uscita prima dell’apertura dei mercati (conference call Q&A alle 12:00). Ecco le previsioni degli analisti sui conti del colosso triestino delle assicurazioni.
La preview degli analisti su 9 mesi, FY 2023 e 2025 di Generali
Secondo il consensus raccolto dalla stessa Generali, per i primi nove mesi dell’anno le stime indicano mediamente premi lordi pari a 60,212 miliardi di euro.
L’utile operativo consolidato è atteso a 5,041 miliardi, mentre il risultato netto adjusted dovrebbe attestarsi a 2,952 miliardi. Il Regulatory Solvency ratio è stimato al 227%.
Con riferimento al full year 2023, il consensus prevede premi lordi per 81,23 miliardi, un utile operativo di 6,958 miliardi e un risultato netto adjusted pari a 3,764 miliardi, con un Regulatory Solvency ratio del 230% e un dividendo pari a 1,25 euro per azione.
Le stime per il 2025 indicano infine premi lordi in crescita a 86,77 miliardi, un risultato operativo di 7,75 miliardi, un utile netto adjusted in aumento a 3,98 miliardi e un Regulatory Solvency ratio del 242%, con una cedola in crescita a 1,4 euro per azione.
Ricordiamo che, in occasione dell’approvazione della semestrale, Generali ha affermato di puntare ad “un tasso di crescita annuo composto dell’utile per azione compreso tra il 6% e l’8% nel periodo 2021-2024, flussi di cassa netti disponibili a livello della Capogruppo superiori a € 8,5 miliardi nel periodo 2022-2024 e distribuzione agli azionisti di dividendi cumulati nel periodo 2022-2024 per un ammontare compreso tra €5,2 miliardi e €5,6 miliardi, con ratchet policy sul dividendo per azione.”
Da Equita stima più elevata sull’utile operativo
Le previsioni di Equita Sim per i 9 mesi 2023 segnalano premi lordi nel ramo Vita per 36,8 miliardi, rispetto a 36,9 miliardi del consensus. Nel segmento Danni, invece, sono attesi premi lordi per 23,6 miliardi, contro 23,3 del consensus.
A livello di risultato operativo, le stime di Equita sono più elevate rispetto alla media, con una proiezione di 5,2 miliardi (a fronte di 5,0 miliardi), di cui 2,7 miliardi dal ramo Vita (in linea con il consensus) e 2,4 miliardi nel segmento Danni (vs 2,2 miliardi stimati mediamente dagli analisti).
Infine, Equita concorda con la media sulla previsione di un utile netto di circa 3,0 miliardi nei 9 mesi.
Intesa Sanpaolo: “Focus su catastrofi naturali e riscatti anticipati ramo Vita”
Anche Intesa Sanpaolo non si discosta significativamente dal consensus, con premi lordi attesi pari a 60,24 miliardi e un utile operativo di 5,025 miliardi.
Per il terzo trimestre, il risultato operativo dovrebbe attestarsi a 1,3 miliardi, pressoché in linea con gli 1,32 miliardi della stima implicita del consensus, malgrado un approccio più conservativo nelle attività non legate al ramo Vita.
Per quanto riguarda il capitale, Intesa stima un Solvency ratio del 225,5%, leggermente inferiore al 227% previsto dal consensus.
Nel complesso, gli analisti si attendono un trimestre appesantito dalle catastrofi naturali e prevedono che l’attenzione degli investitori si focalizzi su potenziali aggiornamenti sul trend dei riscatti anticipati nelle polizze Vita e sull’outlook relativo all’impatto delle stesse catastrofi naturali nel quarto trimestre.