Gdf Suez, nasce il terzo colosso mondiale dell’energia
Dopo diciotto mesi di negoziati e discussioni, l’intervento da parte del neo-presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha dato la scossa necessaria per portare a termine l’unione dei due colossi francesi dell’energia Gaz de France e Suez.
L’operazione, sancita domenica dai consigli di amministrazione dei due gruppi, dovrà ora essere approvata dagli azionisti delle società e passare sotto il giudizio delle autorità antitrust. Entro la fine del 2008, secondo la previsione dei vertici, dovrebbe nascere il nuovo Campione francese, il terzo colosso mondiale nel comparto dell’energia con una capitalizzazione di oltre 80 miliardi di euro e ricavi intorno ai 72 miliardi.
Il progetto prevede lo spin off delle attività ambientali di Suez Environment, il cui 65% dovrebbe finire sul mercato, azione che permetterà di riequilibrarne i valori ai livelli di Gaz de France (controllata all’80% dallo Stato). In questa maniera si otterrà un rapporto di concambio pari a 1 azione di Suez ogni 0,9545 di GdF. Il governo francese manterrà una quota pari al 35% del capitale della nuova società, un dimagrimento energetico che non ha mancato di suscitare polemiche a livello politico. I socialisti contestano infatti al premier Sarkozy di aver rinunciato all’impegno sulla partecipazione dello Stato nel nuovo gruppo.
Alla guida di Gdf Suez dovrebbe andare l’attuale presidente di Suez, Gerard Mestrallet mentre sulla poltrona di vice presidente si siederà il numero uno di GdF, Jean-Francois Cirelli. I vertici delle due compagnie si attendono di poter sviluppare, dalla fusione, sinergie per circa un miliardo di euro entro il 2013.
Alla Borsa di Parigi apertura poco mossa per i titoli delle due compagnie la cui fusione era già vicina al compimento settimana scorsa. Suez perde circa lo 0,30% mentre Gaz de France è invariata.