Notizie Notizie Italia Gas TTF riprende a correre, delude il piano UE. Servono soluzioni per ridurre domanda e aumentare offerta

Gas TTF riprende a correre, delude il piano UE. Servono soluzioni per ridurre domanda e aumentare offerta

15 Settembre 2022 13:02

Continuano le tensioni sul gas, con lo stop dei flussi di gas russo a tempo indeterminato annunciato da Gazprom la settimana scorsa che ha portato nuova volatilità sul prezzo della materia prima. Il prezzo del Ttf di Amsterdam (riferimento europeo del gas future) da lunedì ha guadagnato oltre il 23% e anche oggi si muove in rialzo del 4,5% trovandosi nuovamente a quota 230 euro al Megawattora; fortunatamente ancora lontano dai massimi storici segnati a fine agosto a 330 eur/Mwh.

In tal senso, si fa sempre più intensa la corsa dei paesi europei per cercare di contenere una crisi energetica che sembra ormai imminente ed evitare così blackout e razionamenti sparsi in tutto il Vecchio Continente.

A riguardo il Piano di intervento della Commissione europea prevede la raccolta di 140 miliardi di euro per i consumatori attingendo dagli extra profitti delle aziende energetiche, ma anche grazie al contenimento obbligatorio della domanda di energia.
Tuttavia, permangono le incertezze su come queste misure saranno attuate dagli Stati membri che si mostrano ancora profondamente divisi sui piani da firmare. A riguardo nella riunione di settimana scorsa, i Paesi europei hanno a lungo discusso sull’introduzione al tetto al prezzo del gas, proposta che non ha ricevuto l’approvazione dalla Commissione europea secondo cui la misura avrebbe più costi che benefici.

Focus sugli stoccaggi

Inoltre, si può fare un’ulteriore valutazione in quanto i Piani europei non includono ancora nessuna soluzione su come aumentare l’offerta in un mercato che dallo scoppio del conflitto è stato solo ristretto.

Ora l’attenzione rimane sugli stoccaggi che a livello Europa sono pieni all’84%, ma il regolatore dell’energia tedesco avverte che il Paese potrebbe affrontare “ondate” di carenze in caso di un freddo inverno. In tal senso, in caso di grave carenza di energia, le misure di riduzione della domanda saranno sempre più numerosi e importanti. La Germania ha gli stoccaggi pieni all’88%, mentre l’Italia all’86% e nei piani di Cingolani servono gli stoccaggi almeno al 90% entro novembre per avere la certezza di affrontare un inverno senza particolari intoppi.

Il quadro grafico

 

Come vediamo il gas Ttf dopo aver raggiunto il massimo storico a quota 330 euro al megawattora ha invertito la direzione passando da quei massimi al valore di 185 euro al megawattora, con un calo del 43%. Tuttavia, il blocco dei flussi di gas russo tramite il gasdotto Nord Stream 1 ha portato forte volatilità sulle quotazioni del gas (questo lo si osserva anche dalle dimensioni maggiori delle candele) e dal supporto in area 185 euro al megawattora è rimbalzato nuovamente, superando al rialzo la media mobile a 50 periodi che transita in area 200 euro.
Ora il prezzo si muove intorno ai 230 euro e in caso di ulteriore forza, i prossimi livelli di resistenza che potrebbero impedire nuovi rialzi sul Ttf sono dati dai livelli di resistenza prima posti a 250 euro al megawattora (livello da cui transita anche la trendline crescente costruita da giugno e confermata anche a luglio). Al contrario, i supporti principali rimangono a 200 euro e poi a 185 euro al megawattora.