Fumata nera alla Casa Bianca: piano Paulson in stallo

Non è stato raggiunto l’accordo politico sul piano di salvataggio del sistema finanziario Usa preparato dal segretario al Tesoro, Hank Paulson.

Smentendo le prime indicazioni giunte dal vertice di ieri sera tra il presidente Bush, membri del Congresso e i due candidati alla Casa Bianca, McCain e Obama, il via libera al piano per il riacquisto dei titoli legati ai mutui immobilizzati nei bilanci bancari dovrà ancora attendere. Determinante è stata l’opposizione della parte più conservatrice dei membri repubblicani della Camera.

E’ comunque previsto un secondo round di incontri allo scopo informalmente dichiarato di raggiungere un accordo prima di lunedì.

Eppure nella serata di ieri un compromesso sembrava essere stato raggiunto. Si era parlato infatti di un iniziale stanziamento di 250 miliardi di dollari e di ulteriori tranche future fino a raggiungere i 700 miliardi prospettati. Lo stesso Christopher Dodd, presidente della Commissione bancaria del Senato, al termine del primo summit ristretto aveva chiarito che “un’intesa sui principi del piano” era stata raggiunta.

E proprio da quanto emerso dalla serata di ieri con tutta probabilità si ripartirà: oltre al riacquisto di titoli, è stata stabilita la facoltà per Washington di incassare dei warrant per garantire ai contribuenti un rientro dello stanziamento qualora i titoli dovessero riprendere valore, controlli ad opera del Government Accountability Office, la limitazione dei compensi dei manager bancari e soprattutto aiuti alle famiglie per rinegoziare i mutui.