Fuga dalle meme stock, è la fine del trading folle su GameStop & co.? 2021 da urlo con +1.000% Ytd per AMC

La Game Stop mania è stata più volte dichiarata morta nel corso di quest’anno ma da gennaio a oggi le ondate rialziste sul titolo del rivenditore di videogiochi nuovi e usati e sulle altre ‘meme sotck’ si sono susseguite più e più volte.
Questi titoli sono stati ribattezzati meme stock, ossia azioni di società che salgono repentinamente in virtù di un’azione coordinata attraverso social network di gruppi di trader retail, non seguendo logiche dettate dalle prospettive di crescita delle suddette società. Il boom di acquisti sul titolo Gamestop e sugli altri è stato infatti alimentato a partire da gennaio da day trader che hanno acceso una sorta di ‘sfida’, partita in particolare dalla sezione wallstreetbets del forum online Reddit, per contrastare le posizioni short degli hedge fund. Game Stop nel solo mese di gennaio era arrivata a segnare oltre +1.700%.
Oggi, a quasi un anno di distanza dallo scoppio del fenomeno, ci ritroviamo con performance a 3 o addirittura 4 cifre per diversi titoli (+693% Game Stop e +1.050% AMC) anche se nelle ultime sedute sono affiorate nuovamente forti vendite. Ieri AMC ha perso oltre il 15% e Game Stop il 13,9%. In generale il basket comprendente le 37 meme stock favorite tra i trader ha segnato -5,5% ieri. L’indice ha perso quasi un quarto del suo valore nelle ultime tre settimane mentre scivola al livello più basso in sette mesi.
Gli asset rischiosi e le società tech in generale sono sotto pressione per l’emergere della variante Omicron e in vista delle prossime mosse della Federal Reserve. Come si evince dal grafico del basket delle meme stock non è la prima volta che si assiste quest’anno a forte volatilità con rapide vendite seguite da altrettanto verticali risalite.
GameStop e AMC Entertainment sono scesi entrambi del 45% circa nelle ultime tre settimane, mentre Express Inc., Newegg Commerce Inc. e Bed Bath & Beyond Inc – altre meme stock alla ribalta in questi mesi – hanno perso oltre il 30% del loro valore.
Discorso simile per le SPAC, le ‘società di assegni in bianco’ che sono dei veicoli quotati in Borsa ad hoc con lo scopo di acquisire una società privata, rendendola così pubblica senza passare attraverso il tradizionale processo di IPO. L’indice IPOX SPAC, un mix bilanciato di 50 SPAC e De-Spacs, è sceso dell’1,4% lunedì, portando le perdite delle ultime tre settimane al 9%. L’indice è sceso di quasi il 16% finora quest’anno.
“Per le SPAC e le meme stock, la sensazione è che FOMO sia stato un grande driver”, rimarca Mike Bailey, director of research presso FBB Capital Partners, riferendosi alla paura di perdere la mentalità che ha guidato il trading nel 2021. “Ora la realtà sta affondando e il sentiment degli investitori si sta spostando verso la paura e il rischio al ribasso, piuttosto che l’avidità e il potenziale di rialzo”.