Ftse Mib traballa a inizio 2019, caso Carige inquieta le banche. Nuovi massimi per l’oro
Primi scorci di 2019 molto difficili per Piazza Affari. Il Ftse Mib è sceso in avvio sotto quota 18.000 punti, in calo di quasi il 2%, tornando di nuovo a ridosso dei minimi a oltre 2 anni toccati nell’ultima settimana dello scorso anno. Deboli in generale le Borse europee in un clima di mercato che continua a risentire delle preoccupazioni relative alla crescita globale dopo aver archiviato il peggior anno per l’azionario mondiale dalla crisi finanziaria.
Anche Borsa Italiana è infatti reduce da un anno molto difficile con capitalizzazione di Borsa scesa di circa 100 miliardi di euro complici le tensioni sui mercati internazionali così come le tensioni sul fronte spread, rientrate in parte a dicembre con differenziale Btp-Bund sceso in area 250 pb.
Parole Trump su shutdown non bastano, oro sale ancora
Dal 22 dicembre è in corso anche lo shutdown parziale del governo USA a causa del braccio di ferro tra Trump ed i democratici per finanziare la costruzione del muro con il Messico. Nelle ultime ore è arrivata un’apertura dal presidente Donald Trump per cercare di avvicinare le parti.
Gli investitori cercano protezione negli asset rifugio. L’oro è salito verso i 1290$ (massimo da giugno 2018). Aumentano i flussi sugli ETF legati all’oro fisico. “Si tratta di un segnale di probabile entrata degli istituzionali su tale asset, poiché gli ETF sono tra gli strumenti preferiti da tali investitori per acquistare oro”, rimarca Mps Capital Services..
Asia paga debole Pmi Cina
Inizio di 2019 in rosso per i mercati asiatici, orfani di Tokyo ancora chiusa per festività. Gli indici azionari cinesi scontano i dati deludenti sull’attività manifatturiera di dicembre che hanno alimentato ulteriormente i timori sul rallentamento dell’economia di Pechino. Wall Street invece ha chiuso l’ultima seduta del 2018 in territorio positivo, recuperando parte delle perdite cumulate nelle giornate precedenti ma terminando comunque lo scorso anno con la peggior performance annua dal 2008.
Banche e titoli oil in affanno
Tornando a Piazza Affari, tra i bancari, Unicredit (-2,4% a 9,65 euro) viaggia sui minimi a oltre 2 anni. Pesa su tutto il settore bancario la delicata situazione di Banca Carige che ha confermato che è stata posta in amministrazione straordinaria da parte della Bce con decadenza dell’intero cda. L’istituto specifica che i commissari sono Fabio Innocenzi, Pietro Modiano e Raffaele Lener.
Secondo alcuni rumor potrebbe essere coinvolta nel salvataggio di Carige. In fondo al Ftse Mib anche Saipem con calo di quasi il 3%.
Vendite su Generali (-1,5%) che ha completato l’operazione di aumento della propria partecipazione nelle joint-venture assicurative indiane con Future Group dal 25,5% al 49%.
In ribasso anche Recordati (-2,2%) che ha concluso l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Tonipharm, società francese presente prevalentemente nel mercato dell’automedicazione con prodotti da banco.