Notizie Notizie Italia Ftse Mib torna sotto 22mila, spread sale. Borsa chiude i battenti fino al 23 aprile

Ftse Mib torna sotto 22mila, spread sale. Borsa chiude i battenti fino al 23 aprile

18 Aprile 2019 17:53

Piazza Affari mette la retromarcia nell’ultima seduta prima della pausa per Pasqua. A nulla è valso l’ottimismo di Bankitalia che vede l’Italia uscire dalla recessione. Il Ftse Mib, che ieri aveva aggiornato i massimi annui a quota 22mila punti, ha chiuso con un calo dello 0,20% a quota 21.956 punti. Le contrattazioni riprenderanno il prossimo 23 aprile con stacco del dividendo per 7 dei 40 titoli del Ftse Mib.

 

Sull’obbligazionario si conferma il momento di stallo con rendimento del Btp decennale che si è mantenuto a cavallo del 2,6% e spread in allargamento a 256 pb nonostante il cauto ottimismo di Bankitalia che per il primo trimestre del 2019 vede il Pil italiano segnare un +0,1% t/t.

Unicredit in affanno tra le banche, Juve cade ancora

Sul parterre di Piazza Affari spiccano i cali di alcune banche, con prese di profitto dopo il rally delle ultime sedute: -1,69% Unicredit, -1,15% UBI Banca; seduta difficile anche per Telecom Italia (-1,53%) che prosegue il trend negativo delle ultime settimane.

Peggior performer di giornata anche oggi è stata la Juventus (-4,14% a 1,3325 euro). Il calo odierno segue l’oltre -17% di ieri dovuto all’eliminazione dalla Champions League a opera dell’Ajax. Nella sola giornata di ieri sono stati bruciati 270 milioni di euro di capitalizzazione.

 

Chiusura in moderato calo per Saipem (-0,49%) che nella prima parte di giornata si era invece mossa in forte rialzo sulla scia dei conti del primo trimestre che hanno visto ricavi oltre le attese. I conti del primo trimestre vedono l’utile netto attestarsi a 21 milioni di euro a fronte della perdita di 2 milioni dell’analogo periodo nel 2018. Confermata la guidance 2019.

Rialzo nell’ordine dello 0,88% per Atlantia nel giorno dell’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2018, chiuso con ricavi consolidati pari a 6.916 milioni di euro (+16% rispetto al 2017) e utile netto pari a 818 milioni di euro. L’ad del gruppo, Giovanni Castellucci, ha smentito che il dossier Alitalia sia sul tavolo della società.