Ftse Mib completa poker di ribassi, spread fallisce recupero. Enel continua a soffrire

Si conferma il cattivo umore di Piazza Affari che arriva alla quarta seduta consecutiva in ribasso e si avvia a chiudere il mese di maggio sui minimi a oltre tre mesi e mezzo. L’indice Ftse Mib, dopo una prima parte di giornata promettente intonata al rialzo grazie anche al restringimento dello spread, ha perso quota sul finale andando a chiudere a 19.947 punti, in calo dello 0,26 per cento.
Stessa parabola di giornata per lo spread, che dopo essere sceso fino a un minimo a 276 pb dopo i buoni riscontri arrivati dall’asta Btp, ha ripreso a salire tornando sopra la soglia dei 280 pb. Gli analisti vedono le tensioni sui Btp continuare fino al prossimo 5 giugno (giornata di presentazione delle raccomandazioni della Commissione europea) dopodiché potrebbe prevalere l’effetto Bce, pronta ad annunciare i dettagli del Tltro.
Tra i singoli titoli non ha avuto seguito il timido tentativo di ripresa delle banche. Unicredit ha ceduto lo 0,31% dopo l’oltre +2% della vigilia. Seduta piatta (-0,03%) per l’altra big Intesa Sanpaolo che ha trovato un’intesa con i sindacati per 1.600 uscite dal gruppo, di cui 600 attraverso Quota 100.
Tra i peggiori di giornata Enel (-1,45%) che già ieri aveva ceduto terreno insieme alle altre utility. Giù anche Campari (-1,23% a 8,8 euro) che paga il taglio di rating da equalweight a underweight deciso da Morgan Stanley. Maglia nera di giornata per Ferragamo arrivata a cedere oltre il 3 per cento.
Sprint di Leonardo
Sul versante opposto, giornata di acquisti per Leonardo con il titolo balzato del 3,82% riavvicinando la soglia psicologica dei 10 euro. A sostenere le quotazioni la notizia che la controllata statunitense Leonardo DRS si è aggiudicata una commessa da 977 milioni di dollari dalla Defense Information Technology Contracting Organization per la fornitura di un sistema di comunicazione satellitare destinato all’U.S. Special Operations Command. Il contratto avrà una durata massima di otto anni. L’ad di Leonardo, Alessandro Profumo, ha posto l’accento sulla forte crescita della controllata statunitense, che potrà beneficiare dell’aumento del budget per il settore militare Usa.