Notizie Certificates Ftse Mib aggiorna massimi 2019, ma per Italia incombe spettro recessione duratura

Ftse Mib aggiorna massimi 2019, ma per Italia incombe spettro recessione duratura

1 Marzo 2019 17:51

I nuovi segnali di allerta dall’economia non scoraggiano Piazza Affari che riesce a strappare un nuovo rialzo nella prima seduta di marzo anche se gli acquisti si sono gradualmente affievoliti nel corso della seduta.  Oggi è stato il turno della sorpresa negativa della revisione al ribasso del Pil 2018 da parte dell’Istat (+0,9% rispetto a +1% della lettura preliminare). Oltre al dato Istat sul PIL, l’Italia ha dovuto assorbire il nuovo deterioramento del Pmi manifatturiero, sceso a febbraio ai nuovi minimi dal 2013.

 

Indicazioni che non fanno presagire una ripresa dell’economia nel primo trimestre dell’anno. Anzi a detta di Paolo Mameli, economista di Intesa Sanpaolo, la crescita negativa dell’Italia potrebbe protrarsi anche ai mesi primaverili con Pil in calo quindi anche nel secondo trimestre 2019.

 

L’indice Ftse Mib è così andato a chiudere sui massimi a quasi 5 mesi a quota 20.694 punti (+0,17%).

 

Moncler vola, passo indietro per Saipem e banco BPM

 

Sul parterre di Piazza Affari a fare la voce grossa oggi è stata Moncler (+11,06% a 37,45 euro) dopo aver ha archiviato il 2018 con ricavi consolidati di 1,42 miliardi di euro, in rialzo del 22% a tasso di cambio costanti (+19% a tassi di cambio correnti), mentre l’Ebitda adjusted è salito a quota 500,2 milioni rispetto ai 411,6 milioni del 2017, con una incidenza sui ricavi del 35,2 per cento. L’utile netto di gruppo si è attestato a 332,4 milioni, in crescita del 33% rispetto a 249,7 milioni del 2017. Il mercato si attendeva un Ebitda rettificato di 486,3 milioni di euro, con un fatturato di 1,40 miliardi.

 

Sul fronte opposto si segnala Saipem, scesa di quasi il 2% dopo la notizia del rinvio a giudizio della società e quattro ex suoi manager nell’ambito del procedimento sul profit warning sui conti lanciato in una conference call a Borsa chiusa il 29 gennaio 2013.
Frenata sul finale per FCA (-0,40%) complici i deboli riscontri arrivati da oltreoceano. A febbraio le vendite di FCA US sono scese a 162.036 veicoli da 165.903 di un anno prima.

Tra le banche prevalenza dei segni meno. Male Banco BPM (-1,95%), miglior titolo di febbraio, che ha allocato oggi un bond senior preferred per 750 milioni di euro con richieste che hanno superato quota 1,3 mld.