Notizie Certificates Maxi-pulizie di Carige convincono il mercato, rally banche spinge il Ftse Mib ai nuovi massimi

Maxi-pulizie di Carige convincono il mercato, rally banche spinge il Ftse Mib ai nuovi massimi

27 Febbraio 2019 16:47

Banche nuovamente sotto i riflettori nella penultima seduta di un mese che ha visto la riscossa dell’intero settore. Piazza Affari si avvia a chiudere la seduta risultando la migliore tra le Borse europee sotto la spinta proprio dei titoli bancari. Nonostante la maggior parte dei 40 titoli del Ftse Mib viaggi in rosso, l’indice guida di Piazza Affari segna in massimi di giornata a 20.560 punti, che corrispondono con i massimi a 4 mesi e mezzo.

 

A spingere al rialzo non sono solo i titoli bancari di Piazza Affari. Bnp Paribas e SocGen salgono del 3% circa a Parigi. A Milano si segnala Banco BPM che sale di oltre il 4% a 2,098 euro, sui massimi a oltre due mesi e con un sonante +28% rispetto ai minimi di inizio mese. Tra i migliori anche UBI (+3,3%) e le big Unicredit (+1,83%) e Intesa Sanpaolo (+2,23%). Bene anche Bper (+2,4%) che domani presenterà il nuovo business plan che dovrebbe contenere tagli del personale e chiusura di filiali.

L’ennesima svolta di Carige, addio a Npl per oltre 2 mld

Oggi Banca Carige ha annunciato il nuovo piano che prevede un aumento da 630 milioni di euro e target CET1 al 14% a fine 2019. L’obiettivo della banca ligure è portare l’NPE Ratio Lordo al 6-7% nel 2019 (rispetto al 22% attuale e più basso rispetto al 10% circa atteso dagli analisti) attraverso la cessione di circa €2,1 miliardi di posizioni classificate in sofferenza e inadempienza probabile; di queste circa €1,9 miliardi già definite come da binding offer ricevuta in data 22 febbraio.

 

Il commissario Fabio Innocenzi ha spiegato che offerte vincolanti per la business combination potrebbero arrivare nel mese di aprile.

Il nuovo piano strategico, messo a punto dai tre commissari Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lerner a cui la Bce ha affidato a inizio anno la gestione di Carige, prevede anche il taglio di un quarto del personale (1.050 posti di lavoro in meno) entro il 2023. “Passeremo da 4.000 a 3.000 unità”, ha dichiarato Innocenzi. Le fuoriuscite avverranno sia attraverso accordi individuali che sfruttando le nuove regole sull’età della pensione italiana.