Notizie Notizie Italia Forex, sterlina: domani inflazione Uk. BoE mostra la carota ma tiene pronto il bastone

Forex, sterlina: domani inflazione Uk. BoE mostra la carota ma tiene pronto il bastone

Pubblicato 16 Febbraio 2015 Aggiornato 5 Luglio 2019 15:01

Sterlina britannica al rialzo sul dollaro ma debole contro l’euro in avvio di settimana. Una seduta sulla quale impatta la chiusura di Wall Street per la festività del Presidente, ovvero la commemorazione della nascita di George Washington. 

Tuttavia l’attenzione degli operatori del mercato Forex è rivolta a martedì quando verranno pubblicate le rilevazioni sui prezzi al consumo britannici nel mese di gennaio. L’inflazione è attesa ancora in contrazione su base congiunturale a 0,4% da 0,5% della rilevazione precedente. Il dato depurato dei beni più volatili dovrebbe invece attestarsi all’1,4% da 1,3%. Entrambe le misure sono ben al di sotto della soglia di conforto della Bank of England, pari al 2%. Lo stesso dicasi per le aspettative di inflazione che hanno registrato un vero e proprio tracollo dalla metà di dicembre. 

È il quadro che sostanzialmente è stato descritto dalla Banca centrale britannica nelle minute dell’ultima riunione di politica monetaria. Il governatore Mark Carney non ha escluso che i prezzi al consumo in Gran Bretagna possano scendere in negativo per un breve periodo di tempo e ha dichiarato che la Bank of England è pronta a intervenire con le azioni necessarie. Taglio dei tassi di interesse, fermi allo 0,5% dal marzo 2009, ed espansione dal programma di acquisto asset. 

La reazione della sterlina, settimana scorsa all’indomani della diffusione delle minute, ha portato a un guadagno nei confronti del dollaro e dell’euro. Un movimento non in linea con le dichiarazioni della Bank of England. La quale, tuttavia se da un lato mostra la carota dell’ulteriore allentamento monetario, dall’altra tiene pronto il bastone del rialzo dei tassi di interesse. Ben Broadbent e Martin Weale che del Comitato di politica monetaria della BoE sono membri, sono convinti che la debolezza dei prezzi al consumo sia temporanea e portata in gran parte dalla caduta dei prezzi del petrolio. Pertanto Broadbent e Weale ritengono che la possibilità di un taglio dei tassi di interesse e di un aumento del programma di acquisto asset rimanga bassa. Sebbene Weale abbia abbandonato, insieme al collega McCafferty la richiesta di rialzare i tassi di interesse nella riunione della BoE di gennaio, non ha certo abbandonato l’idea che il prossimo movimento dei tassi britannici sarà al rialzo e non al ribasso. “Secondo il mio parere personale – ha dichiarato all’Observer i tassi dovranno essere mossi al rialzo prima di quanto si aspettino attualmente i mercati”. 

Il quadro grafico dell’euro/sterlina (eurgbp) vede il cambio appoggiarsi sulla trendline rialzista risalente dai minimi del giugno 2001 e di fine gennaio 2007, in area 0,7370/74. Secondo Michael Hewson, chief market analysts di CMC Markets UK “c’è la possibilità di un rimbalzo in direzione dei massimi di settimana scorsa a 0,7590, mentre sotto la resistenza dinamica indicata la pressione ribassista continuerà a fare sentire i suoi effetti”. 

Contro dollaro la sterlina (gbpusd) ha violato al rialzo quota 1,5345 e, secondo Davide Marone di Fxcm si propone per target “che sono posti ben oltre 1,5490. Utile in tal senso l’area di supporto di breve a 1,5375 per rientrare long seguita da 1,5345. Short da rinviare con rientri al di sotto di 1,5315”.