Forex: rafforzamento mercato del lavoro Usa sospinge il biglietto verde
Netto calo a sorpresa del tasso di disoccupazione negli Stati Uniti. A novembre la disoccupazione si è attestata all’8,6% dal 9% del mese precedente. Si tratta dei minimi dal marzo 2009. Il saldo delle buste paga nei settori non agricoli (non farm payrolls) è risultato positivo per 120 mila unità, poco sotto il consensus che negli ultimi giorni era salito a +125 mila unità. Le stime di consensus raccolte da Bloomberg vanno da un minimo di 75mila posti a un massimo di +175mila. Revisione al rialzo per i dati dei mesi precedenti: a ottobre le non farm payrolls sono salite di 100 mila unità rispetto alle +80mila annunciate il mese scorso; rivisti anche i dati di settembre da +158mila a +210mila.
Il netto calo del tasso di disoccupazione è frutto dell’effetto combinato dell’aumento del numero complessivo di occupati (+278mila) e dell’uscita dal mercato del lavoro di 315mila persone (i cosiddetti “sfiduciati”). Il tasso di partecipazione al mercato del lavoro è sceso al 64 per cento dal 64,2% precedente.
Le stime diffuse a inizio novembre dalla Federal Reserve vedevano il tasso di disoccupazione al 9-9,1% quest’anno, all’8,5-8,7% nel 2012 ed al 7,8-8,2% nel 2013. Una ripresa più vigorosa del previsto del mercato del lavoro Usa nei prossimi mesi potrebbe allontanare l’ipotesi di un nuovo piano di allentamento quantitativo da parte della banca centrale Usa.
In tal senso la reazione sul mercato valutario è stata immediata con un apprezzamento del dollaro. Il cross euro/dollaro è sceso nuovamente sotto la soglia di 1,35 dollari rispetto agli 1,3546 $ di massimo intraday toccati a metà seduta. Dollaro nei pressi dei massimi di giornata rispetto al dollaro australiano a quota 0,972.