Notizie Forex: prosegue avanzata del dollaro Usa che consolida sopra quota 80 yen

Forex: prosegue avanzata del dollaro Usa che consolida sopra quota 80 yen

22 Giugno 2012 08:32

Prima parte della seduta finale dell’ottava con quotazioni in moderato calo per l’euro dopo il deciso dietrofront della vigilia. Il cross eur/$ si mantiene poco sotto quota 1,255 dollari dop la diffusione dell’indice Ifo tedesco, risultato lievemente inferiore alle attese a quota 105,3 a giugno dai 106,9 del mese precedente. Ifo che fa seguito all’indice Pmi tedesco di ieri, anch’esso sotto le attese. “Anche in Germania il rischio di un deterioramento progressivo dei fondamentali della locomotiva europea è ormai più che vicino”, commenta oggi Michael Hewson, senior market analyst di CMC Markets. Deboli indicazioni anche dall’Italia con la fiducia dei consumatori scesa ai nuovi minimi storici a 85,3 punti.

Ieri il movimento di rafforzamento del dollaro è stato guidato dalle deboli indicazioni arrivate dall’economia Usa che hanno aumentato l’avversione al rischio degli investitori. L’indice Philadelphia Fed è sceso da -5,8 a -16,6 punti e le vendite di case esistenti sono passate da 4,62 a 4,55 milioni. Infine dal mercato del lavoro le richieste settimanali di sussidi si sono attestate a 387 mila con attese a 380 mila. Inoltre pesa il downgrade su 15 banche globali decretato da Moody’s.

Prosegue in particolare il movimento rialzista del dollaro anche rispetto allo yen dopo che ieri è stata superata di slancio la soglia degli 80 yen. Oggi il cross $/Y sta salendo di un’altra mezza figura con picco toccato a 80,53, sui massimi a oltre 5 settimane. Il Dollar Index, che misura l’andamento del biglietto verde nei confronti di un basket di sei valute, negli ultimi due giorni ha guadagnato circa 1 punto percentuale.

“Il motivo di questa ripresa di forza del dollaro è da ritrovarsi nel suo status di valuta di riferimento mondiale- rimarca la nota odierna di Fxcm – ma soprattutto nella liquidità che è possibile trovare, che permette a qualsiasi investitore, retail o istituzionale che sia, di riuscire a concludere compravendite bene o male a qualsiasi prezzo, condizione necessaria per andare a smobilizzare investimenti in dollari nel momento in cui si devono andare ad acquistare attività legate al rischio”.