Notizie Notizie Italia Forex: le banche centrali spingono al ribasso sterlina e yen

Forex: le banche centrali spingono al ribasso sterlina e yen

Pubblicato 22 Febbraio 2012 Aggiornato 5 Luglio 2019 15:04

Seduta negativa per la moneta britannica, spinta al ribasso dalle minute dell’ultima riunione del Comitato di Politica monetaria. Nel meeting dello scorso 8-9 febbraio, quando è stato deciso l’incremento del piano di allentamento quantitativo da 275 a 325 miliardi di sterline, due membri del board della Bank of England -Adam Posen e David Miles- hanno proposto un incremento del piano di acquisto asset di 75 miliardi a 350 miliardi. La decisione di confermare il costo del denaro al minimo storico dello 0,5% è stata invece presa all’unanimità.

L’impostazione “dovish” della BoE sta spingendo gli operatori a scommettere su nuovo incremento, a maggio, del QE d’Oltremanica. Il cambio eurosterlina con un rialzo dello 0,7% quota a livelli che non si vedevano da due mesi a 0,8447 mentre il cable, il cambio con il biglietto verde, scende a 1,5668 dollari Usa.

Giornata di vendite anche per la divisa nipponica. L’incrocio con il dollaro poco fa ha toccato un massimo di seduta a 80,39 yen, il livello maggiore dallo scorso luglio. Deciso segno più anche per l’euroyen che sale ai massimi da 3 mesi a 106,33. La scorsa settimana la Bank of Japan ha aumentato a sorpresa il piano di allentamento quantitativo di 10 mila miliardi di yen.

“Dopo due sedute di consolidamento -ha commentato Vincenzo Longo di IG Markets- riprende a correre il cambio dollaro/yen. Il biglietto verde continua a essere la valuta preferita dagli investitori visto l’andamento della ripresa statunitense e la propensione al rischio che sta alimentando i mercati azionari e gli asset più rischiosi”.

Oggi in Europa sono stati diffusi gli indici preliminari relativi il Pmi manifatturiero a febbraio. Il dato tedesco è sceso a sorpresa da 51 a 50,1 punti mentre quello relativo l’intera Eurozona ha evidenziato una crescita da 48,8 a 49 punti. Per quanto riguarda le indicazioni macro a stelle e strisce, l’indice che misura le vendite di case esistenti a gennaio è cresciuto del 4,3% a 4,57 milioni, il livello maggiore dal maggio 2010.