Forex: l’euro ritraccia dopo il calo della fiducia statunitense
Dopo esser salito fino in quota 1,3045, il cambio euro/dollaro nella seconda parte ha perso terreno dopo la pubblicazione del dato relativo la fiducia dei consumatori statunitensi, che in un contesto di crescente propensione per il rischio ha riportato gli investitori con i piedi per terra.
Il Conference Board ha annunciato che a luglio l’indicatore che tasta il polso ai consumatori è sceso più delle attese a 50,4 punti, dai 52,9 della precedente rilevazione. A pesare sull’umore dei consumatori, come ha precisato Lynn Franco, Direttore del Conference Board Consumer Research Center, “le tensioni legate alle condizioni generali dell’economia ed in particolare la situazione occupazionale”.
La giornata si era aperta all’insegna dei conti maggiori delle attese delle europee Ubs e Deutsche Bank e dei numeri di DuPont Co. a Wall Street; sempre in tema di dati macro, gli operatori avevano accolto favorevolmente il +4,61% dello S&P/Case Shiller a maggio (+3,85% il consenso). Il cambio euro/dollaro in questo momento quota a 1,2980, invariato rispetto a ieri.
L’altro caso del giorno è rappresentato dalla sterlina, che dopo il +1,1% messo a segno dal Pil del secondo trimestre oggi ha potuto beneficiare del balzo dell’indice CBI (Confederation of British Industry) relativo le vendite al dettaglio a 33 punti, dai -5 della precedente rilevazione, il livello maggiore dall’aprile 2007. L’outlook dei retailers è ai massimi dal 2004 con un 45% di ottimisti. Il cable, il cambio sterlina/dollaro, dopo un massimo di seduta a 1,5576, scambia a 1,5541 (+0,4%); la moneta di Sua Maestà guadagna terreno anche contro l’euro, con l’eur/gbp in calo a 0,8352 (-0,4%).