Forex: dollaro in calo, in Europa sale l’attesa per i risultati del PSI
Segno meno per il biglietto verde. Le indiscrezioni riportate ieri dal Wall Street Journal relative un nuovo piano di acquisto di Treasury spingono al ribasso il dollaro. Secondo quanto riportato dall’autorevole testata statunitense la Federal Reserve starebbe pensando di mettere in campo una uova versione dell’operazione Twist, un quantitative easing in cui la liquidità verrebbe “sterilizzata” tramite titoli a breve.
La notizia ha spinto al ribasso il dollaro che in questo momento quota 1,3264 contro euro (+0,9%) e 81,42 yen (+0,1%). Per quanto riguarda l’eurusd “la rottura al rialzo di 1,3220 -ha commentato Vincenzo Longo di IG Markets- fa sì che questo livello resti ora il primo supporto, mentre il successivo passa per 1,3150. La resistenza statica si colloca a 1,33”. Il dollar index, che misura l’andamento del dollaro contro un basket di sei valute, segna un calo dello 0,66% a 79,18 punti.
La divisa europea è spinta al rialzo dall’ottimismo che circonda l’operazione di swap dei titoli targati Atene. Per conoscere i risultati ufficiali bisognerà attendere le 7 di domani mattina. Secondo gli analisti sarà difficile toccare quota 90%, molto probabilmente ci si dovrà accontentare di un 75-80% di partecipazioni. Quasi sicuramente sarà necessario attivare le clausole di azione collettiva, che obbligheranno tutti i possessori di bond greci, anche chi non ha aderito all´offerta, a partecipare allo scambio.
Ma oggi è stato anche il giorno delle Banche centrali. Dopo la Bank of England, che ha confermato, come da attese, il costo del denaro al minimo storico dello 0,5% ed il piano di acquisto asset a 325 miliardi, è stata la volta della Bce. Anche in questo caso non ci sono state sorprese ed il tasso di riferimento è stato ribadito all’1%.
Nella conferenza stampa che fa da corollario alle riunioni del board, il n.1 dell’Eurotower Mario Draghi ha rilevato come i dati arrivati nelle ultime settimane “confermino i segnali di stabilizzazione dell’economia europea”. Secondo Draghi l’economia del Vecchio continente “si riprenderà nel corso del 2012” anche se la crisi dei debiti sovrani “ha smorzato la dinamica della crescita”. Per quanto riguarda i prezzi, l’inflazione quest’anno dovrebbe attestarsi al 2,4%, contro il +2% della precedente stima.
Per quanto riguarda gli aggiornamenti macro arrivati nel pomeriggio, le nuove richieste di sussidio la scorsa settimana sono salite da 354 a 362 mila. Gli analisti avevano pronosticato 351 mila unità. Sempre per quanto riguarda il mercato del lavoro a stelle e strisce, domani sarà la volta dei dati relativi la disoccupazione ed il saldo delle buste paga di febbraio. Nel primo caso le attese sono per una conferma dell’8,3% precedente mentre nel secondo le payrolls dovrebbero registrare una crescita di oltre 200 mila unità.