FonSai-Unipol: ok condizionato da Isvap e Antitrust al piano di intergrazione, tonici i titoli in Borsa
Via libera da parte di Isvap e Antitrust all’operazione di integrazione FonSai-Unipol. Ma non senza qualche riserva.
Partiamo dall’Autorità garante sulle assicurazioni. L’Authority ha disposto che Finsoe attraverso Unipol potrà assumere il controllo di Premafin a patto di “assicurare una discontinuità rispetto alla precedente struttura che ha gestito le società dello stesso gruppo”. Nel concreto, l’Isvap vieta di “proporre e/o votare nelle società che verranno acquisite la nomina di amministratori riconducibili all’attuale azionista di riferimento”. In più, l’autorità ha disposto che l’amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, entro 18 mesi dovrà assicurare la nomina di due Ad distinti nella compagnia bolognese e nella nuova entità post-fusione, ossia quella che nascerà dall’integrazione tra FonSai, Unipol, Premafin e Milano Assicurazioni. Questo al fine di evitare “un’eccessiva concentrazione di poteri”. Infine l’Isvap, “tenuto conto della rilevante fluttuazione dei mercati finanziari e dell’eventuale andamento sfavorevole della gestione tecnica”, il gruppo nascente dovrà mantenere in vigenza del regime Solvency II di almeno pari al 120% per tutto il piano industriale 2012-2015.
Passiamo all’Antitrust. L’Agcm ha dato il suo via libera condizionato alla fusione Unipol-Premafin: ossia, “l’integrazione tra i due gruppi può essere autorizzata a fronte di stringenti misure in grado di sciogliere i legami con Mediobanca e di ridurre, attraverso la cessione di asset, la posizione dominante altrimenti acquisita nei mercati danni. Nel dettaglio, “Unipol – detta l’Antitrust – dovrà cedere società e rami d’azienda”. Così, per effetto di tali cessioni “il gruppo risultante dall’operazione dovrà ridurre le proprie quote di mercato sotto il 30% a livello nazionale e provinciale in ciascun ramo danni e vita”. “Le cessioni, inoltre, dovranno essere effettuate in una tempistica circoscritta in un breve arco temporale e con il ricorso ad un advisor indipendente, di primario standing internazionale, gradito all’Autorità, cui dovrà essere conferito apposito mandato”. Non solo. Per quanto riguarda le misure in tema di governance, l’autorità ha disposto che “Unipol dovrà sciogliere il patto parasociale tra Piazza Cordusio e Premafin avente ad oggetto le azioni FonSai; Unipol e FonSai dovranno cedere l’intera partecipazione di FonSai in Generali a soggetti che non siano in alcun modo controllati o collegati con Unipol, Premafin, FonSai, Milano Assicurazioni, Unicredit e Mediobanca, o aderenti a patti parasociali relativi alla gestione di Mediobanca; Unipol, Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni dovranno cedere l’intero pacchetto azionario allo stato detenuto dal gruppo Premafin-Fondiaria Sai in Mediobanca. Nel frattempo dovranno individuare un fiduciario, gradito all’Antitrust, presso il quale depositare con contratto di deposito vincolato le azioni di Mediobanca. Il fiduciario non potrà né partecipare alle assemblee Mediobanca né esercitare i diritti di voto connessi. Unipol, Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni dovranno attivarsi affinché gli attuali amministratori di Mediobanca nominati o comunque aventi legami diretti o indiretti con tali società presentino le proprie dimissioni dal consiglio di amministrazione. Unipol dovrà inoltre garantire che negli organi di governance di Mediobanca non siano nominati soggetti in qualche modo ad essa riconducibili e non dovrà stipulare alcun accordo parasociale avente ad oggetto azioni Mediobanca. Unipol non dovrà infine detenere azioni Mediobanca e, nell’eventualità che le dovesse detenere a meri fini di investimento finanziario, non dovrà esercitare alcun diritto amministrativo, inclusi i diritti di voto; la compagnia bolognese dovrà assicurare che nella governance del Gruppo post fusione non siano nominati soggetti legati, direttamente o indirettamente, a Mediobanca, Unicredit o Generali e dovrà iniziare a ridurre l’attuale debito di Unipol, Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni verso Mediobanca, azzerandolo in prospettiva”. Da parte sua Mediobanca dovrà astenersi dall’esercitare alcuna influenza nella governance del nuovo soggetto e in particolare “dovrà cedere tutte le eventuali partecipazioni azionarie che dovesse acquisire in Unipol e/o Fondiaria Sai e/o nel gruppo risultante dalla fusione”.
Tutti in positivo i titoli legati alla galassia Ligresti a Piazza Affari: in rialzo del 3,67% a 1,016 FonSai, dell’1,83% a 0,278 euro Milano Assicurazione e del 4,77% a 0,204 euro Premafin. Tonica anche l’azione Unipol che avanza del 2,30% a 19,1 euro.