Fondi: costi in discesa in Europa, non in Italia
I costi dei fondi comuni sono in diminuzione in gran parte d’Europa, ma non in Italia. Secondo l’ultima ricerca Morningstar sull’evoluzione dei costi dei fondi disponibili in Europa nell’ultimo triennio (2013-2016), le spese correnti (ongoing charge) ponderate per il patrimonio sono calate in media all’1% nel 2016, contro l’1,09% del 2013. Tuttavia, in termini assoluti, gli investitori pagano di più rispetto al 2013, in quanto il patrimonio gestito è aumentato più di quanto siano diminuite le commissioni. Il report European Fund Expenses are Decreasing in Percentage offre un’analisi dettagliata dei costi di circa 54 mila classi disponibili alla vendita in Europa.
In media, la riduzione delle spese correnti dei fondi in Europa grazie all’ondata delle classi senza commissioni è di 46 punti base.
Nel complesso, il 10,3% degli asset in comparti azionari inclusi nell’analisi è investito in prodotti passivi, contro l’8% del 2013. Lo studio rileva che una maggiore penetrazione dei fondi passivi è inversamente proporzionale al livello commissionale di tali fondi.
Nel complesso, il 10,3% degli asset in comparti azionari inclusi nell’analisi è investito in prodotti passivi, contro l’8% del 2013. Lo studio rileva che una maggiore penetrazione dei fondi passivi è inversamente proporzionale al livello commissionale di tali fondi.
In termini di asset class, i fondi azionari, obbligazionari e bilanciati in Europa sono diventati in media meno costosi dal 2013 ad oggi.
Dal paper di Mornigstar emerge che i costi ponderati per il patrimonio in Irlanda e Svizzera (domicili prevalentemente istituzionali e high net worth) sono i più competitivi in termini di costi rispetto alla media europea (0,62% contro l’1%). I fondi domiciliati in Italia, Spagna, Francia e Belgio sono, al contrario, i più cari. Danimarca, Germania, Italia e Spagna sono i domicili con il maggior aumento dei costi. I comparti disponibili alla vendita in Svezia, Germania, Paesi Bassi e Svizzera presentano le più alte economie di scala: la crescita dimensionale dei fondi si traduce in una riduzione delle commissioni a vantaggio degli investitori. Al contrario, gli investitori in Belgio, Danimarca e Portogallo non godono di economie di scala.
“Per gli investitori è chiaramente una buona notizia che i costi dei fondi in Europa stiano diminuendo – ha commentato Nikolaj Holdt Mikkelsen, capo analista di Morningstar in Danimarca e autore della ricerca – Tuttavia, bisogna prestare molta attenzione nella scelta di un fondo per concludere un buon affare. La maggiore penetrazione delle nuove clean share class (classi senza commissioni) ha portato a una diminuzione dei costi dei fondi in alcuni mercati, ma altrove gli investitori stanno invece pagando in media di più rispetto al 2013, quando Morningstar condusse uno studio simile. Il report 2016 mostra come i fondi costosi tendono a rimanere tali nel tempo, così come quelli economici difficilmente diventano più cari. Questo significa che le attuali commissioni sono un forte indicatore predittivo del livello dei costi futuro”.