Notizie Notizie Mondo Fmi: Strauss-Khan si fa da parte e rassegna le dimissioni. Oggi nuova udienza

Fmi: Strauss-Khan si fa da parte e rassegna le dimissioni. Oggi nuova udienza

19 Maggio 2011 06:30

Dominique Strauss-Khan esce di scena: ha rassegnato le dimissioni da direttore generale del Fondo monetario internazionale. Lo ha fatto attraverso una lettera formale di dimissioni con effetto immediato, datata 18 maggio, indirizzata all’executive board del Fondo e seguendo così l’invito giunto dall’amministrazione Obama. “È con infinita tristezza che presento le mie dimissioni”, ha scritto Strauss-Khan, aggiungendo di voler “proteggere un’istituzione che ho servito con onore e devozione”. “In questo momento penso in particolare a mia moglie, che amo più di ogni altra cosa, ai miei figli, alla mia famiglia ed ai miei amici”, ha proseguito l’ex direttore del Fmi accusato di violenza sessuale nella sua lettera formale di dimissioni. “A tutti voglio dire che nego con la massima fermezza possibile ogni accusa che è stata fatta contro di me”, ha affermato Strauss Khan, aggiungendo di voler “spendere tutte le mie forze, tutto il mio tempo e tutte le mie energie per provare la mia innocenza”.


Ieri Strauss-Kahn e i suoi legali avevano fatto sapere che avrebbero seguito una strategia difensiva diversa da quella annunciata in un primo tempo. Ma il contenuto della lettera di questa mattina spariglia ancora una volta le carte sul tavolo. All’inizio il direttore dell’Fmi aveva infatti respinto le accuse, poi si sarebbero detto pronto ad ammettere davanti al gran giurì che un rapporto sessuale c’è stato, ma consensuale, e comunque gli elementi di prova forniti non possono provare il contrario. Adesso invece la linea difensiva sarebbe tornata al punto di partenza ossia quella di negare il fatto. Una nuova udienza sul caso di Strauss-Kahn è stata fissata per oggi, a New York, davanti a un altro giudice rispetto a quello che aveva disposto la sua carcerazione. Lo ha confermato ufficialmente la portavoce dell’Ufficio dei Procuratori di New York, Erin Duggan. La Cnn ha riferito che la nuova udienza nei confronti di Strauss-Kahn dovrebbe essere convocata per le 14:15 di giovedì (le 20:15 in Italia), davanti a un giudice della Superior Court di Manhattan.


Nella loro richiesta di liberazione, i difensori di Strauss-Kahn propongono una cauzione di un milione di dollari e il mantenimento della detenzione a Manhattan per il loro cliente, che accetta di essere tenuto sotto controllo 24 ore su 24. A Dominique Strauss-Kahn dovrebbe dunque essere applicato un braccialetto elettronico. Nel frattempo nel carcere di Rikers Island Strauss-Kahn è stato messo in suicide watch, in stato di sorveglianza anti-suicidio. “Per precauzione”, hanno detto le autorità carcerarie. La cameriera del Sofitel di New York che ha denunciato per violenza sessuale Dominique Strauss-Kahn secondo il New York Post è pronta se necessario a presentarsi in aula per ribadire la sua verità e cioè che “tra lei e l’accusato c’è stato un rapporto sessuale e che non è stato affatto consensuale” ha dichiarato l’avvocato Jeffrey Shapiro. La presunta vittima dell’ex direttore del Fmi è una vedova di 32 anni originaria della Guinea, madre di una figlia di 15, e ha un fratello di 42 anni che lavora in un ristorante di Harlem. È negli Stati Uniti da sette anni, con il permesso di soggiorno, e da tre anni lavora part time come cameriera al Sofitel di Times Square.


Nell’attesa che la giustizia faccia il suo corso la palla passa comunque al Fondo monetario internazionale che dovrà rendere noto il processo di selezione del nuovo direttore generale. “Se la successione alla direzione del’Fmi si renderà necessaria i Paesi europei dovranno presentare un candidato”, ha osservato ieri il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso. “Data la particolare situazione dell’economia europea, sarebbe preferibile che il candidato alla direzione del Fondo monetario internazionale rimanesse in Europa”, ha ribadito a stretto giro il vice portavoce del governo tedesco, Christoph Steegmans. Una candidatura europea potrebbe essere appoggiata dagli Stati Uniti, maggiore azionista del Fmi. Gli Usa pensano secondo indiscrezioni a sostituire Lipsky come numero due del Fmi con David Lipton, ex sottosegretario al Tesoro per gli affari internazionali dell’amministrazione Clinton. Dal Fondo hanno messo un punto fermo, facendo sapere che per il momento Lipsky resterà al suo posto, ossia manterrà l’incarico di direttore generale ad interim. Spetterà però a lui rappresentare il Fmi al G8 di Deauville. La caccia al successore di Strauss-Kahn è quindi più aperta che mai.