Fmi: emergenti frenano crescita mondiale. Blanchard, default Usa catastrofico ma improbabile
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I l Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso le sue stime di crescita mondiale. Il World Economic Outlook d’autunno vede il Pil globale quest’anno in crescita del 2,9% rispetto al 3,1% stimato in precedenza. Per quanto riguarda il 2014 il Prodotto interno lordo mondiale dovrebbe aumentare del 3,6% dal 3,8% previsto a giugno. Le previsioni risentono maggiormente della frenata dei Paesi emergenti. L’Fmi vede quest’ultimi espandersi al ritmo del 4,5% quest’anno rispetto al +5% indicato a luglio. Crescita meno sostenuta anche il prossimo anno con un +5,1% rispetto al +5,4% indicato in precedenza. La revisione più pesante riguarda l’India, il cui Pil è previsto salire del 3,8% quest’anno e del 5,1% nel 2014, con una limatura pari rispettivamente all’1,8% e all’1,1%. Anche la Cina crescerà meno del previsto: il Prodotto interno lordo dell’Ex Celeste Impero crescerà del 7,6% nel 2013 e del 7,3% nel 2014, rispettivamente lo 0,2% e lo 0,4% in meno rispetto a quanto stimato dal Fondo in estate.
Al rialzo invece le stime sull’Eurozona che dovrebbe contrarsi dello 0,4% quest’anno, meno rispetto al -0,6% indicato a luglio. Per il 2014 l’economia dell’area Euro è vista espandersi dell’1% dal +0,9% indicato in precedenza. L’istituto guidato da Christine Lagarde ha confermato invece le attese sull’Italia. L’Fmi prevede che il Pil italiano quest’anno subisca una flessione dell’1,8% dopo il calo del 2,4% registrato nel 2012. Il Prodotto interno lordo del Belpaese tornerà a crescere nel 2014 realizzando una crescita dello 0,7%. Il tasso di disoccupazione nel 2013 è atteso al 12,5% e al 12,4% l’anno prossimo. Sostanzialmente invariate le attese sul Pil giapponese previsto in aumento del 2% nel 2013 e dell’1,2% nel 2014.