Notizie Dati Macroeconomici Il Fmi alza stime crescita globale nel 2011 in scia a maggiore forza dell’economia Usa

Il Fmi alza stime crescita globale nel 2011 in scia a maggiore forza dell’economia Usa

25 Gennaio 2011 09:09

Quest’anno l’economia globale andrà più forte del previsto, ma non a sufficienza per far scendere sensibilmente la disoccupazione.. Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto oggi al rialzo le proprie previsioni relative all’anno in corso portando al 4,4% la stima di crescita globale rispetto al +4,2% previsto nell’outlook dello scorso ottobre. Nel 2012 il ritmo di crescita dovrebbe mantenersi sostanzialmente stabile con un +4,5% (in linea con la precedente previsione). “L’economia mondiale si sta riprendendo, ma è una ripresa a due velocità”, è il commento del capo economista del Fmi, Olivier Blanchard. Per quanto concerne il 2012, Blanchard rimarca come le previsioni del Fmi sono di una crescita l’anno prossimo “più o meno uguale a quella di quest’anno, ma non sarà in grado di ridurre più di tanto la disoccupazione”.


Il capo economista del Fmi individua due questioni chiave per l’economia globale. “In primo luogo, come i paesi emergenti saranno capaci di gestire l’afflusso di capitali. La forte crescita dei paesi emergenti, abbinata ai bassi tassi di interesse nei paesi avanzati, ha scatenato forti flussi di capitale sia per l’America latina che per l’Asia”, ha detto Blanchard presso il Sandton Convention Center di Johannesburg, in Sud Africa. “Afflusso di capitali – ha proseguito Blanchard – che rappresenta sia un’opportunità sia una sfida per le economie emergenti perché può portare a surriscaldamento dell’economia e bolle”.
La seconda questione è rappresentata dalla crescita lenta nei paesi avanzati che implica un tasso di disoccupazione ancora a livelli elevati con il risanamento di bilancio volto a ridurre il deficit e l’accumulo del debito che rimane difficoltoso”.


Le economie avanzate sono viste crescere nell’ordine del 2,5% (+0,3% rispetto a precedente stima), comunque in rallentamento rispetto al +2,8% stimato per il 2010. I Paesi emergenti cresceranno invece del 6,6% nel 2011% (6,5% la stima dell’autunno 2010), in rallentamento dal +7,1% del 2010. Netta revisione al rialzo delle stime di crescita sul pil statunitense da parte del Fondo Monetario Internazionale. La revisione odierna dell’outlook economico vede ora l’economia Usa salire del 3% quest’anno rispetto al +2,3% stimato a ottobre 2010. Tagliata invece dello 0,3% la stima relativa al 2012, passata da +3% a +2,7%. Il 2010 si dovrebbe essere chiuso con un +2,8%.


Il Fondo Monetario Internazionale ha confermato le stime di crescita per il 2011 dei Paesi dell’area euro all’1,5%. Meglio di quanto stimato a ottobre dovrebbe fare la Germania, prima economia continentale, con un +2,2% rispetto al +2% stimato a ottobre. Nel 2012 l’eurozona dovrebbe crescere dell’1,7%, lo 0,1 meno rispetto alle precedenti previsioni. Limata la stima relativa all’Italia che nel 2012 dovrebbe fermarsi a +1,3% rispetto al +1,4$ stimato a ottobre. Tagliate anche le stime sulla Spagna (+1,5% dal +1,8% precedente).


L’update odierno del Fondo Monetario Internazionale pone l’accento anche alle pressioni inflattive con i prezzi delle materie prime che dovrebbero continuare a crescere anche quest’anno sul permanere della forte domanda e la parallela debolezza dell’offerta. L’Fmi vede il petrolio in media a 90 dollari al barile nel 2011, in crescita dai 79 dollari al barile stimati nell’ottobre 2010. I prezzi delle materie prime non petrolifere sono previsti in aumento dal 11 per cento nel 2011.