Il Fmi alza stime crescita globale nel 2011 in scia a maggiore forza dell’economia Usa
Quest’anno l’economia globale andrà più forte del previsto, ma non a sufficienza per far scendere sensibilmente la disoccupazione.. Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto oggi al rialzo le proprie previsioni relative all’anno in corso portando al 4,4% la stima di crescita globale rispetto al +4,2% previsto nell’outlook dello scorso ottobre. Nel 2012 il ritmo di crescita dovrebbe mantenersi sostanzialmente stabile con un +4,5% (in linea con la precedente previsione). “L’economia mondiale si sta riprendendo, ma è una ripresa a due velocità”, è il commento del capo economista del Fmi, Olivier Blanchard. Per quanto concerne il 2012, Blanchard rimarca come le previsioni del Fmi sono di una crescita l’anno prossimo “più o meno uguale a quella di quest’anno, ma non sarà in grado di ridurre più di tanto la disoccupazione”.
La seconda questione è rappresentata dalla crescita lenta nei paesi avanzati che implica un tasso di disoccupazione ancora a livelli elevati con il risanamento di bilancio volto a ridurre il deficit e l’accumulo del debito che rimane difficoltoso”.
Le economie avanzate sono viste crescere nell’ordine del 2,5% (+0,3% rispetto a precedente stima), comunque in rallentamento rispetto al +2,8% stimato per il 2010. I Paesi emergenti cresceranno invece del 6,6% nel 2011% (6,5% la stima dell’autunno 2010), in rallentamento dal +7,1% del 2010. Netta revisione al rialzo delle stime di crescita sul pil statunitense da parte del Fondo Monetario Internazionale. La revisione odierna dell’outlook economico vede ora l’economia Usa salire del 3% quest’anno rispetto al +2,3% stimato a ottobre 2010. Tagliata invece dello 0,3% la stima relativa al 2012, passata da +3% a +2,7%. Il 2010 si dovrebbe essere chiuso con un +2,8%.
Il Fondo Monetario Internazionale ha confermato le stime di crescita per il 2011 dei Paesi dell’area euro all’1,5%. Meglio di quanto stimato a ottobre dovrebbe fare la Germania, prima economia continentale, con un +2,2% rispetto al +2% stimato a ottobre. Nel 2012 l’eurozona dovrebbe crescere dell’1,7%, lo 0,1 meno rispetto alle precedenti previsioni. Limata la stima relativa all’Italia che nel 2012 dovrebbe fermarsi a +1,3% rispetto al +1,4$ stimato a ottobre. Tagliate anche le stime sulla Spagna (+1,5% dal +1,8% precedente).
L’update odierno del Fondo Monetario Internazionale pone l’accento anche alle pressioni inflattive con i prezzi delle materie prime che dovrebbero continuare a crescere anche quest’anno sul permanere della forte domanda e la parallela debolezza dell’offerta. L’Fmi vede il petrolio in media a 90 dollari al barile nel 2011, in crescita dai 79 dollari al barile stimati nell’ottobre 2010. I prezzi delle materie prime non petrolifere sono previsti in aumento dal 11 per cento nel 2011.