Notizie Notizie Italia Fisco: dopo gli accordi con Svizzera e Montecarlo come cambia la mappa dei paradisi fiscali

Fisco: dopo gli accordi con Svizzera e Montecarlo come cambia la mappa dei paradisi fiscali

3 Marzo 2015 10:59
Brutte notizie per chi è alla ricerca di paradisi fiscali dove conservare i propri soldi senza la paura che vengano divorati dalle tasse: si assottiglia, infatti, la lista dei Paesi che ancora offrono questa possibilità perché dalla mezzanotte di ieri, lunedì 2 marzo, sono entrati in vigore gli accordi ratificati dall’Italia con nazioni come il Principato di Monaco, il Liechtenstein e la Svizzera. Paesi che escono dalla “black list” dopo essersi impegnati ad abbandonare il segreto bancario e a collaborare con l’Italia nella ricerca degli evasori fiscali.
Dalla “black list” sono quindi usciti quei Paesi del Vecchio Continente che ancora resistevano ed assicuravano il segreto bancario a chi decideva di investire lì i propri soldi. Nei mesi precedenti anche lo Stato del Vaticano, San Marino e il Lussemburgo avevano raggiunto un accordo con l’Italia per lo scambio di informazioni bancarie, entrando di fatto nella “white list” che prevede una serie di benefici sia per le nazioni che per gli investitori. A conservare ancora in vigore il segreto bancario restano però molti Paesi extra europei, paradisi fiscali molto lontani dall’Italia.
Ma i cambiamenti non si fermano qui. Il ministro Pier Carlo Padoan sembra deciso a dichiarare guerra all’evasione fiscale e punta a firmare accordi anche con altre nazioni al di fuori dell’Europa, fino ad oggi mete privilegiate di chi voleva occultare i propri patrimoni, lontano da occhi indiscreti. Fra i prossimi che dovrebbero capitolare e cedere alla firma dell’accordo si vocifera ci siano Panama, Portorico, Filippine e Oman mentre accordi di altro tipo ma sempre tesi alla trasparenza bancaria e finanziaria si erano già stipulati con Emirati Arabi e Singapore, da sempre roccaforti degli evasori fiscali. 
Cosa resta, dunque, nella geografia internazionale per investire il proprio denaro in segreto? La scelta diventa sicuramente più esigua le possibilità certo non mancano. Ad esempio Antigua, tanto per citarne una, che resta ancora lontana da qualsiasi forma di accordo sulla trasparenza fiscale, ma ci sono anche la Malesia o le Maldive nella “black list” aggiornata a marzo 2015. 
Più vicino a noi sono il Libano e la Liberia ma nella lista dei Paesi poco virtuosi rientrano anche il Guatemala, il Brunei, le Bahamas e le Barbados. In tutto sono ancora cinquanta le nazioni che non hanno aderito a nessun trattato né stipulato alcun accordo di trasparenza e fra questi spiccano i più classici e conosciuti Hong Kong e Isole Cayman, da sempre alla ribalta proprio per la loro fama di paradisi fiscali.