Notizie Notizie Italia Finanza e imprenditoria unanimi: ora serve una spinta all’economia reale

Finanza e imprenditoria unanimi: ora serve una spinta all’economia reale

20 Ottobre 2008 14:38

Messe da parte le preoccupazioni per il sistema finanziario è il momento di pensare a ridare fiducia all’economia reale. E’ questo il messaggio che è venuto dal Mediolanum Market Forum svoltosi oggi a Palazzo Mezzanotte e che ha radunato a Milano alcuni grandi nomi della finanza e dell’imprenditoria nazionale.


Non tutti hanno predicato ottimismo con la stessa enfasi del patron di Mediolanum, Ennio Doris (“il pericolo non c’è più, il mondo non è più sull’orlo del collasso”), ma dal consesso è emersa una buona dose di fiducia nei confronti delle misure intraprese dai governi mondiali. Di questo avviso anche Marco Tronchetti Provera. “L’ottimismo deve essere basato sugli interventi dei governi – ha detto, aggiungendo che – l’azione dell’Europa, è stata molto efficace, adesso deve servire a iniettare denaro verso l’economia reale”. Un auspicio ripreso più volte dai relatori dell’evento.


Tronchetti ha però risposto a tutto campo alle sollecitazioni sul rapporto tra credito e imprenditoria, arrivando anche a parlare del prossimo contesto in cui si muoverà Mediobanca, di cui è vicepresidente. “Mediobanca può giocare un ruolo molto importante per la ripresa” e ancora “torna ad avere un ruolo speciale perchè ora altre banche d’investimento non ci sono più”. Sullo scenario prossimo venturo è però probabile che si muoveranno sempre più intensamente anche i fondi sovrani. Al proposito Tronchetti ha chiarito di giudicare un intervento di fondi esteri nelle aziende italiane positivo “se avviene a supporto dello sviluppo delle attività”, ossia allo scopo di aiutare le imprese a superare una fase difficile.


Quali però le possibili vie d’uscita nel breve termine? A dispensare ottimismo ha provveduto ancora una volta Doris: “Si prevede che l’economia si riprenderà nella seconda metà del 2009, ma voglio ricordare che i mercati anticipano. E c’è chi già approfitta dei mercati, come Warren Buffett”.